Le tecnologie, decisamente, non vanno d’accordo con il calcio. Non perchè non si rifiuti la modernità nel settore, ma per il fatto che gli arbitri, alla fine, sono sempre loro a decidere anche se il VAR conferma il contrario. E’ accaduto due settimane fa a Firenze, dove la Spal è stata clamorosamente scippata dall’occhio di falco e la storia si è ripetuta, manco farlo apposta domenica scorsa a Ferrara, dove è stato annullato un gol regolare di Floccari, realizzato con un perfetto colpo di testa, che ha battuto Audero.
La gente si è sentita beffata per la decisione dell’annullamento del gol, ha lasciato lo stadio imbufalita. Non è la prima volta, e tra l’altro, si perdono decine di minuti, prima che si arriva ad una convinta decisione, quasi sempre errata.
Stavolta non si sono arrabbiati solo i tifosi, ma anche chi segue il calcio in tv. A questo punto, tanto vale gettare nella spazzatura il VAR, compreso l’arbitraggio e la terna che controlla il diabolico oggetto che sfalsa il risultato e le partite.
Fortuna vuole che il pubblico di Ferrara ha protestato civilmente, fermandosi ad un “Vergogna-vergogna”. Ci fosse scappato qualche atto di violenza, questo sarebbe nato dalla provocazione dei direttori d’orchestra, ai quali viene augurato, minimo, di cambiare mestiere non solo dai campi di sarie A, il VAR crea pasticci.
La Sampdoria, con la Spal, avrebbe vinto lo stesso, perchè, oltre alle due perle di Quagliarella, più un palo centrato, ha dominato la partita. Se questa non è una presa in giro per chi ama il calcio, allora non ha capito come stanno andando le cose nel nostro campionato. La Spal ha pagato in modo pesante questi errori degli arbitri.
Questo strumento funziona perfettamente con la pallavolo e basket. Nella giornata della sfida del San Paolo, anche lì il Var non ha funzionato ed ha pagato la Juve il pedaggio con il rigore concesso per un colpo di petto Alex Sandro, Senza contare l’espulsione di Meret che avrebbe agganciato Cristiano Ronaldo.
Insomma, il VAR fa solo perdere la pazienza snaturando il calcio e i cervelloni della Lega ne dovranno tenere conto perchè con il trascorrere dei giorni, tutti preferiranno fare una gita in campagna, anzichè andare allo stadio.
Luigi Sada