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Una… Spallata alla sfortuna

I ferraresi sono pacifici ed esprimono il loro dissenso in modo pacato

Ferrara, sta volta, non ci sta proprio dopo la sconfitta interna di domenica contro la Samp, che è sembrata a tutti immeritata e frutto di quel maledetto congegno che si chiama VAR e che dovrebbero togliere di messo al più presto. Vediamo tutti che non serve a niente, perché alla sue spalle ci sono sempre gli umanoidi che decidono, secondo le ben note simpatie. Chi si ostina a tenerla in uso dà la netta impressione che voglia ancora trarne beneficio per qualcuna delle squadre del campionato. Per fortuna che i ferraresi sono pacifici ed esprimono il loro dissenso in modo pacato, ma sempre incazzati sono. Vogliono giustizia e, non potendola avere dalle istituzioni federali, la cercano oggi pomeriggio nel nobile San Siro, incrociando i ferri con una nobile decaduta negli inferi danteschi, senza il passaggio di Caronte.
Potrà farcela, ma deve stare ben attenta alla stessa rabbia dell’Inter che ha lasciato tre punti e la reputazione nell’isola dei Nuraghi. Quando scrivo SPAL , mi ritorna in mente il mio collegio San Nicola di Lagonegro dove sono cresciuto dagli esami di ammissione al diploma. Zaccara, il censore, ci faceva sentire le partite di Carosio per radio e quando capitava la Spal, non si riusciva a capire mai di che città fosse e cosa significasse, fino a quando il nostro direttore Testa non sposò la bella signora Paola di Ferrara, che, dietro precisa domanda mi svelò i’arcano: “Società Polisportiva Ars et Labor”, perchè nata in una parrocchia come gruppo e poi donatasi al calcio verso il 1869. Finalmente. Ringrazio ancora la moglie del direttore.
Detto di questo bel ricordo personale che mi sovviene sempre quando sento SPAL, torniamo alla partita e sentiamo cosa ha da dire il presidente Walter Mattioli.
“La rabbia è sbollita e non torniamo più sull’accaduto. Dobbiamo cercare il riscatto sul campo e sono certo che i miei ragazzi sapranno trovare la serenità e la forza giusta di recuperare almeno un punto contro l’Inter. Questa attraversa periodi difficili e per questo dovremo essere capaci di scardinare il loro sistema sia nervoso che tattico. Sarà una gara interessante, da cui mi aspetto tanto”
La Spal ha bisogno di punti, anche se naviga in acque tranquille, ma sempre pronte ad essere increspate dai vortici del campionato. Ne è consapevole il mister Semplici che predica calma e sangue freddo.
“Siamo venuti a Milano per non perdere e l’Inter di oggi non è una invincibile armata, dopo la batosta di Cagliari. Dovremo essere furbi ad approfittarne con i nostri bomber a far girare la palla in modo veloce, visto che loro in difesa hanno tante lacune. Il nostro centro campo è assai più veloce ed innescare le punte sarà più semplice. Ricordiamoci, però, che l’Inter non deve perdere davanti al suo pubblico , altrimenti cadrebbe ancora di più nel caos , dal quale,poi, è difficile uscire. Lotteremo palla su palla e faremo la nostra partita, anche per i tifosi che non ci lasciano mai soli”.
Che dirvi di più, cari amici. Avremo un post mezzogiorno di fuoco, acceso da sue squadre che, per diversi motivi, avranno un solo obbiettivo da acchiappare, se vogliono dire ancora qualcosa: la vittoria.