di Severa Bisceglia
Dopo le belle prestazioni dei nostri azzurri, Roberto Mancini sembra aver trovato la via giusta per portare la nostra Nazionale ai fasti di un tempo dopo la delusione con Giampiero Ventura, ci rituffiamo in campionato con una partita di cartello come si suol dire. Inter-Lazio, lo scontro al vertice per un posto in Champions League che passa inevitabilmente anche da San Siro. I tifosi nerazzurri sperano di vedere una gara come quella dell’anno scorso, decisiva per approdare in Champions, e non certo come quella di quest’anno costata l’eliminazione dalla Coppa Italia. Questa sfida non è mai stata banale, ricca di bel gioco, una gara di spessore che ha fatto vedere anche molti bei gol, alcuni d’autore. L’Inter deve stare attenta, i biancocelesti, rigenerati dalle ultime uscite, sanno giocare un bel calcio oltre che di qualità e non bisogna certo perdere di vista Ciro Immobile, attaccante che sa trovare la via del gol anche nei secondi finali, non molla mai. Torniamo alla sfida nella sfida, terza e quarta posizione in classifica, utili per la competizione che conta. Una lotta che conta e le concorrenti sono tutte li, agguerrite, attente a far bene e pronte sfruttare l’errore delle dirette avversarie. Sulla carta l’Inter, come il Milan, sembra avere qualcosa in più per centrare l’obiettivo rispetto agli uomini di Simone Inzaghi, la Roma invece vive maggiori difficoltà, ma mai dire mai. Simone Inzaghi sembra aver trovato la quadratura del cerchio, lo ha dimostrato dominando Roma e Milan, ha stravinto con i cugini nella stracittadina della capitale e annullato i rossoneri in Coppa Italia senza sottovalutare la grande prestazione contro Fiorentina e Parma. L’Inter, da canto suo, arriva a questa sfida con il morale alto per la vittoria nel derby, prima della sosta, e per il figliol prodigo Icardi. La punta argentina dovrà subito farsi perdonare qualche errore di troppo commesso negli ultimi due mesi che hanno messo in seria difficoltà i compagni, ma la prova è rimandata. Si, Spalletti ritrova Icardi, comunque non convocato, ma perde, come già detto, Lautaro Martinez che ha rimediato un infortunio con l’Argentina, e tenuta conto l’assenza di de Vrij e il possibile forfait di Asamoah, andato subito in difficoltà con il suo Ghana, la situazione si fa ancora più critica. Un grande punto interrogativo anche su Nainggolan che continua a recuperare il guaio al polpaccio che lo tiene fermo ai box da oltre tre settimane. Il belga sembrerebbe pronto ma il tecnico deciderà solo all’ultimo se rischiarlo contro la Lazio o attendere ancora qualche giorno. A dirigere la gara è designato Paolo Silvio Mazzoleni della sezione di Bergamo, con Rocchi alla VAR. Assistenti Bindoni e Vivenzi. IV uomo Abbattista. Questa 29^ giornata, dopo gli anticipi di ieri, Juventus-Empoli e Sampdoria-Milan, presenta il suo piatto forte di giornata proprio al Meazza dove l’Inter è chiamata a dimostrare che la vittoria nel derby non è stata fine a stessa ma che la tanto agognata svolta è finalmente arrivata. Anche la Lazio non vuole mollare, la Champions fa gola a tutti. I nerazzurri arrivano a questa sfida dalle due vittorie intascate, contro l’Empoli e contro i cugini, e decisi ad inanellare la terza vittoria consecutiva, non gli riesce da novembre, per saldare la terza posizione. Convince Matteo Politano dopo la buona prestazione in azzurro contro il Lichtenstein. Pochi dubbi per Luciano Spalletti che punta sul solito modulo: 4-3-3 con In porta capitan Handanovic, D’Ambrosio e, forse, Asamoah saranno gli esterni di difesa, con Miranda al posto dell’infortunato de Vrij a far coppia con Skriniar al centro. Il trio di centrocampo sarà formato da Vecino, Brozovic e Gagliardini. Novità anche nel tridente offensivo, con Keita al centro del tridente con Politano e Perisic. Pochi dubbi anche per Inzaghi, pronto a schierare il 3-5-1-1. Tra i pali andrà Strakosha, davanti a lui trio Bastos-Acerbi-Radu. Marusic e Lulic saranno gli esterni di centrocampo, con Luis Alberto e Milinkovic-Savic mezzali e Lucas Leiva in cabina di regia. Sulla trequarti agirà Correa, alle spalle dell’unica punta Immobile.