Il melone di Luciano Spalletti rotola sul prato del “Galileo Ferraris”, riscoprendo una squadra diversa, da quella lasciata tre giorni prima contro gli “eroi” biancocelesti. Icardi è tornato sul trono del gol, Perisic, servito dall’argentino’, è andato a segno e, persino Nainggolan ha fatto legna abbastanza da rendere il centrocampo più solido. Gagliardini, addirittura, ha realizzato una doppietta; (la seconda al Grifone) contro la Lazio tutti da “addio al celibato”, contro il Genoa tutti da “over thet top”. Dalle stalle alle stelle in settantadue ore, vuol dire vincere un viaggio in una comunità terapeutica di alto livello. Se poi aggiungiamo la prova fornita nel derby, allora lo stato mentale è da studiosi molto affermati. Domenica, nell’ora di cena negli ospedali, ci sarà l’Atalanta, autentica macchina da gol, capace di far arrossire i campioni d’Italia, che è in piena lotta Champions. I bergamaschi, che in questo momento appaiono irresistibili, hanno la possibilità di entrare nell’Europa che conta per la prima volta nella sua storia, provando a eguagliare il quarto posto del 2017. A questo punto, necessita capire quale formazione il mister di Certaldo schiererà in campo. Il centrocampo atalantino non è quello del Genoa, la retroguardia tanto meno. La difesa a tre di Gasperini è molto più efficace rispetto ai canoni tradizionali, perché i suoi corridori a centrocampo raddoppiano anche in difesa. Il mister di Grugliasco ha avuto la bravura di far identificare nello spirito guerriero tutti i giocatori, facendo sposare loro la causa di un’avventura che è in procinto di diventare leggenda. L’Inter dovrà aver paura di se stessa, ma dall’altra parte troverà una squadra anomala, che dal punto di vista fisico non è seconda alla Juventus. Non ci sarà Zapata, un problema in meno per Spalletti che schiererà Icardi, finalmente in gol in campionato, dopo quattro mesi, anche se su rigore. Non so se l’ex capitano sarà l’ago della bilancia, di certo l’Inter si giocherà tanto. In questa stagione gli Spalletti-boys hanno deluso in qualsiasi match da “spalle al muro”. Icardi-Perisic hanno firmato una “pace armata” che durerà fin quando l’obiettivo Champions sarà a portata di mano. A giugno, poi, ognuno vada dove vuole. Intanto, godiamoci quest’altro travaso di bile, o, chissà, una prestazione da ricordare. Di questa Inter, purtroppo o per fortuna, nulla è scontato.
di Beppe Vigani
Icardi è tornato sul trono del gol
Persino Nainggolan ha fatto legna abbastanza da rendere il centrocampo più solido