Venerdì 10 maggio è uscito “Kids from Mars”, il nuovo singolo dei Rockets scritto da Fabrice Quagliotti e Tony Corizia e registrato e mixato presso il Base Studio di Michele Violante. I protagonisti sono bambini che arrivano sulla Terra direttamente da Marte con un importante messaggio di pace per l’umanità. La copertina del singolo è solo di Francesca Pastore (di ElècktrArt) mentre quella dell’album “Wonderland” vede la Pastore collaborare con Leonardo Festa (di FL Graphics).
“Il brano lancia un semplice messaggio: ‘Siamo i bambini venuti da Marte per portare la pace sulla Terra”, spiega Fabrice Quagliotti leader della band. “Un messaggio sicuramente semplice ma con un forte significato. Il colore predominante del nuovo album non a caso è il violetto. Migliaia di anni fa, il nostro pianeta aveva un aspetto violaceo dovuto all’esistenza di batteri e microorganismi acidi che intervenivano sul processo della fotosintesi clorofilliana, facendo assumere alla vegetazione una pigmentazione viola. Era un pianeta puro e sano. Sogno nuovamente un pianeta così ripulito. I bambini saranno la salvezza del pianeta, almeno è così che vediamo le cose. Il futuro è qui: diamo spazio e fiducia ai bambini”.
Come è nato l’ultimo album dei Rockets? Come è successo?
“Dopo l’album ‘Kaos’ abbiamo cominciato a comporre nuovi brani. Avevo già in testa da tempo l’idea di un concept album con me punto base e i bambini come salvatori del pianeta. Tramite un amico, Bruno Durazzi, ho incontrato Michele Violante, produttore discografico. Ci siamo trovati da lui in studio e ho incominciato a fargli ascoltare del materiale. Ha voluto lavorare su una prima traccia per capire se potevamo lavorare insieme in simbiosi. Alla fine ho avuto il privilegio di lavorare con lui per oltre due anni su questo progetto elaborando arrangiamenti e suoni. E il risultato è davvero sorprendente. Abbiamo impiegato tre anni per partorire questo album. Prima, musicalmente parlando, non avevamo nulla d’interessante da dire. E non siamo dei teenager in cerca di gloria veloce”.
Come è caduta la scelta su Azzurra Music?
“La scelta di Azzura Music è arrivata per caso. Il nostro manager, Mauro d’Angelo, un giorno mi disse di avere incontrato una persona, Marco Rossi, che avrebbe avuto il piacere di lavorare con noi. Ci siamo incontrati e ho raccontato il progetto. Dopo avere trovato i giusti accordi, abbiamo iniziato a collaborare. Oltre che la distribuzione, Marco si è incaricato, per dare forza al progetto, di affiancarci il top degli uffici stampa, Riccardo Vitanza, a cui piacciono i Rockets”.
Ci sono nuove figure professionali e ospiti che hanno partecipato alla realizzazione dell’album?
“La lista è lunga. Tanto per cominciare, Tony Corizia, bassista e compositore con il quale abbiamo fatto ‘Kids from Mars’. Per ‘Strange People’ abbiamo collaborato con un dj russo, Vavilov Vavinchi (ci siamo trovati a Mosca con io, lui e John Biancale, a notte fonda e dopo dei drink ecco un mix di rock, house e hyptonic). Poi abbiamo lavorato con i giovani Cristiana Anania (16 anni) e Axell Cooper (20) su ‘We Are One’, nel quale abbiamo utilizzato la voce di una cantante angloamericana, Bella, e il rapper newyorkese NoahSoundz”.
Ci sono anche due tuoi amici pugliesi.
“Sì, Nuccio Capiello dello studio Adm di Bitonto e Gianvito Ventimiglia. Sono stato ospite nello studio Adm, nel quale abbiamo registrato e mixato una cover di una band cult inglese degli anni Ottanta. Sempre per rimanere in Puglia, a Bitonto, in tre brani abbiamo utilizzato un coro di voci bianche. In un brano, avevo in testa delle cornamuse e una ghironda. Ho fatto quindi appello ad Elisabetta Boiti, specialista di strumenti medioevali. Lo stesso produttore, Michele Violante, ha fatto una traccia con una chitarra funky. Infine, un amico mi ha inspirato per un pezzo downtempo, fischiettandomi una specie di tema con il quale ho partorito lo strumentale ‘Nuclear Fallout’”.
Quale sarà il singolo che farà da traino alla pubblicazione dell’album?
“Il primo singolo è ‘Kids from Mars’. Tra l’altro, per questo primo singolo, e per il secondo, un personaggio davvero molto importante ha fatto da Art Director a due clip (un corto metraggio che diventerà un mini film): Federico Bozzano (già collaboratore in film come ‘Avatar’, ‘Il Pianista sull’Oceano’). Insieme allo staff del regista Eugenio Ripepi, ha partorito qualcosa di unico. Siamo onorati di avere avuto la possibilità di lavorare con un personaggio di questa caratura”.
La formazione degli ultimi Rockets resta invariata?
“La formazione dei Rockets è ormai fissa da oltre 12 anni: Rosaire Riccobono al basso, John Biancale alla voce, Gianluca Martino alle chitarre, Eugenio Mori alla batteria e il sottoscritto (Fabrice) alle tastiere”.
Da questa release nasce Rocktronic, una nuova etichetta. Pubblicherete solo brani vostri o farete ricerca occupandovi anche di nuovi talenti?
“Ho deciso dopo tanto tempo di ricreare una label. Così come nel ‘79 fu creata Rockland, a distanza di 40 anni ho creato RockTronic Music, una label electrorock in tutte le sue sfaccettature”.
Avete pianificato un tour promozionale a supporto? Se sì quando partirà?
“Un tour dovrebbe iniziare da giugno. Si occuperanno dei concerti Aldo Ciavarella e Mauro d’Angelo. Nel nostro staff ci sarà, fisso, un nostro collaboratore, Andrea Vesnaver, che curerà atmosfere con luci, visual e laser”.
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Riccardo Sada