';

Gara della vita

Partita da dentro o fuori, 63 milioni SI o NO

L’Inter all’ultima giornata si ritrova a giocare la partita della vita. La carta direbbe Inter, ma il campo ha detto troppe volte no ai nerazzurri, giustamente. Nerazzurri costretti al match point Champions. Nelle ultime nove sfide la banda di Spalletti, a lui vanno sicuramente attribuite le prime responsabilità per avere fatto delle scelte suicide, ha tolto il freno a mano precipitando in un caos di pareggi, soprattutto sconfitte, che ne hanno compromesso, si spera non irrimediabilmente, le aspettative della vigilia di questa stagione che la vedevano come l’anti Juve.
Dopo il 3-2 nel derby è stato un vortice inspiegabile. Prima la telenovela Icardi, poi l’argentino torna in rosa ma da separato in casa e Spalletti è stato incapace di tenere ben salde le redini. Un tormentone che ha portato l’Inter, il merito è solo suo, a bruciare cinque punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici. Da metà marzo Spalletti, protagonista assoluto di questa caduta, ha pareggiato gli scontri diretti con Atalanta, Roma e Juventus oltre al pareggio con l’Udinese, ha perso con Lazio e Napoli riuscendo a vincere, non senza fatica, le gare con formazioni che oggi sarebbero in Serie B: Genoa, Frosinone e Chievo. Difficile valutare questa stagione nerazzurra, un po’ come tutte quelle post triplette. Una squadra inceppata senza né capo né coda, senza gioco e soprattutto senza mordente. I precedenti, almeno in mesta giornata, soffiano a favore dei padroni di casa: negli ultimi undici scontri diretti, 10 sono le vittorie nerazzurre ai danni della formazione toscana. A San Siro è previsto il tutto esaurito o quasi, come si confà alle gare di cartello, come siamo caduti in basso. L’Empoli, reduce da un periodo positivo dal punto di vista dei risultati, venderà cara la pelle, la salvezza giocata sino all’ultimo istante. Solo il fischio finale fermerà l’undici toscano, i tanti tifosi di casa presenti al Meazza confideranno nello stesso atteggiamento dei loro beniamini. Attendiamo fiduciosi l’esito di quest’ultima giornata e confidiamo in una stretta positiva, capace di dare una strigliata, del nuovo tecnico che si ritroverà una squadra da riquadrare.
di Severa Bisceglia