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Panico nei Paesi asiatici

Situazione sotto controllo, ma con riserve

L'onorevole Carrie Lam L'onorevole Carrie Lam

Panico nei Paesi asiatici

Situazione sotto controllo, ma con riserve

di Marjlja Bisceglia

                    Coronavirus

Coronavirus ad Hong Kong, nave da crociera in quarantena mentre passeggeri ed equipaggio vengono controllati. Anche la città di Hong Kong ha messo in atto delle misure di sicurezza a causa del coronavirus. Le persone provenienti dalla Cina saranno messe in quarantena per circa due settimane obbligatoriamente, su richiesta del governo cinese, per evitare un ulteriore contagio del virus. La situazione è divenuta tesa ad Hong Kong, infatti, da un lato vi è la richiesta di chiudere completamente i confini, dall’altro vi è la resistenza della dirigenza locale e della governatrice, che devono inoltre gestire le pressioni dei medici, di cui alcuni in sciopero, e della popolazione. Nonostante ciò, non manca l’implementazione di regole e misure di precauzione a protezione della salute dei cittadini. Recentemente, circa 3600 persone sono state infatti trattenute su una nave da crociera, la World Dream della Genting Cruise Lines. Sull’imbarcazione, tutti i passeggeri sono stati visitati e persino i circa 1800 membri dell’equipaggio, 3 passeggeri avrebbero contratto il virus. I passeggeri erano per la maggior parte turisti o cittadini che rientravano ad Hong Kong. Inoltre, la governatrice Carrie Lam, ha stanziato più di un miliardo di dollari nella ricerca di misure volte a combattere la diffusione del virus, riducendo anche il numero dei valichi. Attualmente, le vittime del coronavirus sono 21 nell’isola e, per evitare che il numero aumenti, chiunque arrivi dalla Cina verrà messo in quarantena. Il sindaco però, preoccupato di essere di fronte ad una nuova epidemia come la Sars, continua a chiedere la totale chiusura dei confini. Questa misura di protezione sembra però impossibile da attuare per la governatrice, la quale sarebbe preoccupata che il completo arresto comporti un blocco al flusso di merci e la fornitura di beni, che il governo vuole proteggere. Contrariamente a quando sostenuto dal governo però, Sunny Ho, direttore esecutivo del Consiglio degli spedizionieri di Hong Kon, ha assicurato che la chiusura dei confini non limiterebbe l’attraversamento delle merci, poiché alcuni attraversamenti verrebbero tenuti aperti a questo fine. Le merci dovrebbero infatti essere tutelate per consentire le normali attività quotidiane, ciò non influenzerebbe quindi la quantità fornita di cibo e beni di prima necessità. Tornando alla quarantena della nave da crociera, la scelta rappresenta una situazione che si aggrava costantemente e che sta creando panico generale a causa della difficile gestione. La situazione è infatti tesa anche in Paesi distanti dalla Cina, dove la popolazione è terrorizzata dal virus, un esempio è l’Italia, dove il flusso di cittadini in chinatown a Milano si è estremamente ridotto a causa del terrore di un possibile contagio. Ciò nonostante, il numero di vittime per contagio rimane molto basso.