Libia:continua il braccio di ferro
Luigi Sada
Venti di guerra in Libia, malgrado la seduta di pace organizzata dall’ONU a Ginevra. Le violazioni della tregua sono all’ordine del giorno e Al- Sarraj, presidente del governo di Tripoli, non ci sta alle continue provocazioni del suo avversario Haftar, il generale che comanda in Cirenaica. È guerra, sotto sotto, anche fra turchi e russi, non solo in Siria, dove l’offensiva di Assad ha riconquistato, dopo otto anni Aleppo, roccaforte dei ribelli islamici. È stata ripristinata l’autostrada che porta da Damasco ad Aleppo e riaperto l’aeroporto. Tornando alla Libia, la delegazione inviata dal governo di Al-Sarraj, a Ginevra, in settimana si è ritirata dai colloqui mediati dalle Nazione Unite per un cessate un fuoco duraturo per tutta la Libia. I rappresentanti di Al -Sarraj hanno annunciato la sospensione per la partecipazione ai colloqui militari, in svolgimento a Ginevra, fino a quando non verranno adottate posizioni ferme contro l’aggressore “per le violazioni da lui commesse, cioè Haftar. La decisione è stata presa dopo il nuovo raid aereo delle forze di Haftar, sul porto di Tripoli, che ha causato tre morti e cinque feriti.
Il presidente turco Erdogan ha detto che la UE non ha alcuna autorità per prendere una decisione sulla Libia. Il leader turco lo ha sottolineato , parlando dal suo gruppo Akp di Ankara, dopo l’annuncio della nuova missione navale europea per l’embargo di armi. Erdogan ha sottolineato che la Turchia continuerà a sostenere il governo legittimo di Tripoli. Se un accordo giusto non potrà essere raggiunto con i negoziati tradizionali, la Turchia sposterà la legittima amministrazione nel prendere il controllo del paese. Haftar ha aggiunto Erdogan: “bene ha fatto Sarraj a lasciare il tavolo dei negoziati 5+5. La UE si augura di poter riprendere le trattative di Ginevra, per porre una volta per tutte, la fine di questo conflitto fratricida, ereditata dalla Francia, con le primavere arabe, che hanno portato alla caduta cruenta di Gheddafi.