Da primi a terzi il passo è stato breve
Vediamo di non perdere altri punti preziosi
Sandro Mazzola
Tanto abbiamo fatto, che siamo diventati da primi a terzi, situazione che nessuno degli interisti avrebbe pronosticato, ma temuta senz’altro.
La sconfitta contro la Lazio era nell’aria, perché le due squadre hanno ripreso a marciare su due binari diversi, uno a scartamento ridotto, l’altro idoneo per l’alta velocità. È uno sconforto per noi nerazzurri, passare dalla testa della classifica, a fianco della Juve, a terzi, giusto per rimanere in corsa per partecipare alla prossima Champions. Non è una bella prospettiva quella che si para davanti a noi, ma il timore che qualcosa si sia rotto nella squadra, se continua a pareggiare in casa e poi a farsi battere dai biancocelesti, che, ad una analisi più attenta, non sembrano imbattibili, anche se vanno forte e rastrellano punti su punti. La speranza è che prima o poi si fermeranno, così da poter recuperare punti e posizioni.
Capire cosa stia succedendo alla squadra di Conte diventa un po’ difficile. Dopo la bella vittoria in rimonta contro il Milan, sembra che una nuvola malefica attanagli le menti dei giocatori. Noi, da parte nostra, restiamo sempre fiduciosi, anche se siamo stai estromessi dalla Coppa TIM dal Napoli e per giunta in casa. Ragazzi, sono cose che non si fanno davanti a 60 mila spettatori paganti. Abbiamo offerto una prova scialba, gestendo un modulo di gioco poco aggressivo e ripetitivo, Bisogna dare atto che Martinez ha fatto un gran gol, ma una buona dose di ingenuità la difesa ce l’ha messa. I centrali sono stati troppo lenti nel recupero, lasciando spazio sufficiente all’estro napoletano di pennellare all’angolo un bel tiro a giro. Va bene per lo spettacolo, ma non certamente per noi. Ormai è capitolo chiuso.
Possiamo consolarci con la vittoria in Bulgaria, nella Europa League, portando a casa il bel risultato di 2-0, che, visto il valore degli avversari, ci dovrebbe mettere a riparo per il passaggio dei sedicesimi. A meno che non venga fuori, al ritorno, l’imprevedibile.
Mercoledì è tornato il grande spettacolo di Champions a San Siro. Il 4-1 che l’Atalanta ha rifilato agli spagnoli è stato un capolavoro di calcio, di forza ed intelligenza tattica e Gasperini, una volta ancora, ha saputo mettere a punto una squadra che ormai ha catalizzato una nuova dimensione, viaggia sicura e non guarda in faccia a nessuno. Complimenti vivissimi ai nerazzurri di Bergamo, pur se noi dobbiamo rimpiangere con lacrime amare, una esclusione sciocca.
I cugini rossoneri continuano a fare punti e, piano piano, stanno rinsaldando una posizione in classifica che li porterebbe in Europa League, obiettivo minimo che aveva ben altre ambizioni nei suoi piani. Vedremo.
In coda c’è una bella lotta e lode al Lecce che, quasi alla chetichella, mette punti preziosi in cascina per arrivare alla salvezza. Stasera, intanto, noi dovremmo preoccuparci più seriamente della Sampdoria, che alterna buone e cattive prestazioni e che Ranieri vuol tirare fuori dalla sabbie mobili. Speriamo bene e buon calcio a tutti.