Signora Nella, 80 anni d’amore con il Diavolo
Giovanni Labanca
Ha attraversato tutta la storia del Milan l’arzilla signora Nella che festeggia i suoi primi 80 anni di vita.
È raggiante per la buona salute e festeggia questo giorno importante circondata dai parenti tutti e da amici tifosi milanisti. Tanti sono stati gli auguri da parte rossonera, compresi quelli più importanti della Società e dell’AIMC. Donna coraggiosa, non si è mai persa d’animo, gioendo e soffrendo, condizionata dall’andamento della squadra.
L’abbiamo raggiunta telefonicamente e con cortesia ha risposto alle nostre poche domande per non distrarla dal momento magico che sta vivendo intensamente.

Signora Nella, innanzi tutto, auguri da parte di Stadio5. Come vive questa giornata attorniata da parenti in un tripudio di colori rossoneri?
Vi ringrazio degli auguri e della telefonata che, in verità, non mi aspettavo. Sono contenta come una Pasqua per il traguardo di vita raggiunto, cosa che non è da poco, vista la vita di oggi. Ancora più contenta perché ho tutte gli amici attorno e una bella e grande torta da tagliare a mangiare.
Come è nata la passione per il Milan?
Rossoneri si nasce ed io lo nacqui. Fin da bambina ho respirato aria milanista in famiglia ed è stato quasi naturale che mi affezionassi a questa bella squadra. Appena è stato possibile, sono stata accompagnata allo stadio ed allora la passione, quella vera, ha cominciato ad accendersi per crescere via via sempre più e rimanere tale nel mio cuore.
Il Milan di oggi la fa soffrire, come la prende una bella signora una situazione del genere?
Oggi, a dire il vero, stiamo soffrendo e non riusciamo bene a capire cosa stia succedendo in società. Maldini e Boban non sembrano andare tanto d’accordo e non si riesce a fare una squadra degna delle vecchie e gloriose vittorie del passato. Abbiamo comperato Ibrahimovic, ma non basta. È bravo, ma dà segnali di cedimento fisico data l’età. Speriamo servirà almeno a portarci in Europa League, perchè reputo che sia impossibile sperare in altre mete, viste le squadre che abbiamo davanti.
Signora Nella, mettiamo da parte il poco piacevole presente, quale è il periodo più bello che ricorda della lunga storia del Diavolo?
Certamente il Milan di Berlusconi, quando abbiamo vinto tutte le coppe. Il Milan più bello, quello che maggiormente mi è rimasto nel cuore è stato quello di Marco Van Basten, Frank Rijkaard, Ruud Gullit, Paolo Maldini e Franco Baresi che ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Indimenticabile.
Si ricorda pure il Milan della serie B o la infastidisce questa domanda?
Per carità. Ho vissuto anche quella brutta storia, provando tanto dispiacere. Sono cose che capitano. Ormai è storia passata. Noi pensiamo sempre al futuro.
Signora Nella, in chiusura e mentre la ringraziamo per la sua gentilezza, che regalo vorrebbe dal Milan di oggi?
Ringrazio io voi che mi avete usato questa inattesa cortesia. Per il regalo, è presto detto: un nuovo allenatore e almeno tre campioni veri, come succedeva con Berlusconi, un presidente unico che non scoderò mai.
Lasciamo con questo desiderio la signora Nella, reclamata a gran voce per il taglio della torta, augurandole altri ottant’anni e di rivedere un nuovo Milan che la faccia sognare ancora. Auguri.