Eriksen dietro la LU-LA
Conte non può sbagliare, Sinisa vuole i 3 punti per l’onore
di Severa Bisceglia
Dopo la passeggiata di Brescia, Antonio Conte è costretto a cambiare strategia ancora una volta, anche contro il Bologna. Fuori Moses per almeno cinque giorni per affaticamento muscolare, al suo posto pronto Candreva. Gagliardini dovrebbe lasciare in panchina Brozovic, là davanti confermate le presenze di Lukaku e Lautaro con il trequartista Eriksen alle loro spalle. In difesa Godin al posto dello squalificato Skriniar al fianco di De Vrij e Bastoni, mentre a centrocampo le manovre sono affidate ai piedi di Barella, Gagliardini (non è escluso il rientro di Brozovic) sulle fasce Candreva e Biraghi, in alternativa a quest’ultimo Young. Tra i pali l’inamovibile Handanovic. La storia si ripete, Sinisa torna a sfidare la sua Inter e la coppia Lautaro-Lukaku torna in attacco dopo la sfida di Brescia dove l’argentino ha giocato con Alex Sanchez e Romero Lukaku è partito dalla panchina.
Skriniar ancora fuori per squalifica e Brozovic out per infortunio. Brozovic vuole scendere in campo, Conte lo ritiene prematuro. Anche Alex Sanchez scalpita per una maglia da titolare. Il Bologna dovrebbe rispondere con un 4-3-3 con Skorupski tra i pali, Tomiyasu, Danilo, Bani e Dijks in difesa. Il centrocampo rossoblu sarà affidato a Soriano, Schouten e l’ex Medel, mentre in attacco il trio formato da Orsolini, l’altro ex Palacio e Barrow, migliore giocatore in campo nelle ultime due sfide. Questa trentesima giornata di serie A potrebbe riservare delle sorprese, la prima proprio a San Siro. L’Inter ha sì cancellato la delusione del 3-3 contro il Sassuolo con il 6-0 di Brescia, ma il Bologna è tutta un’altra musica. La matematica non ha ancora messo alla porta i nerazzurri in chiave scudetto e quindi bisogna vincerle tutte per restare in scia Juventus e Lazio. Il Bologna è salvo e naviga in acque tranquille, questo potrebbe abbassare la concentrazione dell’undici emiliano, ma mai dire mai, a capo dei rossoblù c’è il guerriero per eccellenza, un certo Sinisa Mihailovic. Al di là dei buoni propositi, anche Mihajlovic deve fare i conti con le assenze dell’indisponibile Poli, Mbaye, Skov Olsen e Santander. Non è apparso al top neppure Sansone che potrebbe partire dalla panchina. Dijks-Krejci e Dominguez-Schouten altri due ballottaggi per la formazione iniziale.