Inter: tutto da rifare
Deludente 0-0 al Meazza
di Giovanni Labanca
0-0 con la Fiorentina sa di, Ite missa est”, per la squadra di Conte, amareggiata non poco per non aver battuto la Fiorentina, niente di trascendentale ed impossibile. Le occasioni per la vittoria-rilancio ci sono state ed anche clamorose, ma Lukaku aveva la testa e i piedi altrove, per non essere stato capace di sospingere in rete un pallone da asilo infantile. Fortuna ha voluto che non ci fosse il pubblico, altrimenti sarebbe stato risollevato da bestemmie e fichi, tanto è stata la vergogna della mancata segnatura. Altre occasioni ci sono state anche per i Viola, che, anche loro hanno dimostrato limiti impressionanti di condizione e volontà.
Il pari è stato la foto di una partita classica di fine stagione, ma toccava a nerazzurri lottare, spingere al massimo per i tre punti, utili a tenere lontana la non più misteriosa Atalanta e rimandare di un turno l apoteosi della Zebra Juventus per alzare al cielo il nono trofeo tricolore. Interessa a noi, come a tutti gli interisti, più che altro le condizioni fisiche, ma soprattutto pschichiche che da tempo attraverso il mondo nerazzurro, sia societario che di uomini che scendono in campo a giorni alterni, danno buone prestazioni ma si bloccano nei momenti topici, quelli che devono consacrare la definitiva statura della squadra, che deve dire, una volta per tutte di che pasta sia fatta e a cosa voglia realmente aspirare. A livello internazionale, i rumors tra Conte e Marotta sono vere e proprie bombe psicologiche che non fanno più che male al, intero ambiente che poi condiziona la campagna acquisti e tutto il resto. I rapporti tesi fanno male e dispiace constatare come i un anno non si siano chiariti punti basilari nei confronti dei due massimi dell, Inter, che, per la verità, nonsono andati mai andati di amore e d, accordo, per il male del sodalizio cinese, che, dietro la facciata di vetro, si incazzano anche loro e di brutto, quando tutte queste schermaglie si ripercuotono nel portafogli. Fino a quando non si chiariscono questi fastidiosi venticelli, Conte sarà sempre meno gradito dalla tifoseria, cosa che legge ogni giorno sui giornali. I rapporti sono essenziali e devono continuare alla, uniscono se si vuole alzare qualche trofeo, e Dio sa di quanto ne abbia bisogno il Biscione, che ha cacciato fiori di quattrini per salire sul gradino del podio. Chiaro?
La squadra meriterebbe una schiera di psicologi o psichiatri per capire, definitivamente, dove vuole arrivare, se perde punti di oro con squadrette in casa e si lascia andare a prestazioni che fanno cadere le braccia ai bauscia più incalliti, di quelli che la amano sempre, per partito preso. Fino a quando?
I prossimi giocatori da comprare, se ciò avverrà, dovranno essere passati in una macchina che ne misuri le qualità da veri degni della gloriosa casacca a strisce nerazzurre rigorosamente verticaticali.
Prossimo esame per mister Conte sarà il Genoa di Padved, vecchio volpone dell area di rigore e, vista la difesa nerazzurra, può sperare legittimamente in una vendetta non dichiarata.
Conte ha ancora tanto tempo per salvare la faccia, visto che l, onore è ormai andato alle ortiche, da da tempo.
Gli interisti meritano ben altro. Lo pretendono.