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Giro d’Italia 2020: Hart sul podio più alto

Poker di Filippo Ganna

Il 25enne Tao Geoghegan Hart vince il giro n. 103 Il 25enne Tao Geoghegan Hart vince il giro n. 103

Giro d’Italia 2020: Hart sul podio più alto

Poker di Filippo Ganna

di Luigi Sada

Festeggia con lo champagne Tao Geoghegan Hart.

All’ombra della Madonnina, al termine di un giro spettacolare e particolare, che ha visto colpi di scena fino all’ultimo chilometro. Il corridore britannico, nella cronometro da Cernusco a Milano, ha strappato la Maglia Rosa all’australiano Jai Hindley che, a sua volta, l’aveva conquistata di prepotenza, togliendola all’olandese Wilco Kerderman, sulla salita del Sestriere. Una battaglia a tre risolta, però, con un duello breitannico-australiano. Nella cronometro che doveva decretare il vincitore del 103° Giro d’Italia, Hart non è andato fortissimo, piazzandosi tredicesimo, ma Hindley ha fatto di peggio, giungendo 38° con un ritardo di 39″ dal corridore della Jones.

Filippo Ganna fa poker nella cronometro di Milano
Filippo Ganna fa poker nella cronometro di Milano

Un duello a distanza che ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi delle due ruote, fino a metà gara, quando si è visto il guadagno progressivo di Hart nei confronti degli avversari. Per Hart un trionfo con anche due vittorie personali nel tabellino, quella di Piancavallo e Sestriere. Del giorno del trionfo di Hart è da tenere in considerazione il quarto centro di Filippo Ganna che si è aggiudicato tutte e tre le cronometro individuali in programma, alle quali si è aggiunto il volatone finale di Camigliatello Silano.

Il primo degli italiani è risultato Vincenzo Nibali, con il settimo posto, con un ritardo di 8’15”, nono Fausto Masnada, 9’57”, mentre Domenico Pozzovivo, bersagliato dalla sfortuna, si è dovuto accontentare dell’undicesima posizione, davanti al polacco Majka. Da sottolineare l’ottimo terzo posto di Kerderman, del quarto di Joao Almeida, dopo aver tenuto per diciassette  giorni la Maglia Rosa. Bene anche lo spagnolo Bilbao, finito un gradino più sopra del danese della Astana, Fuglsang.