Inter-Parma 2-2: una fetta ciascuno non fa male a nessuno
di Giovanni Labanca
Ci eravamo preparati, per essere sinceri , a pensare un titolo che avrebbe suonato a campane a morte per la squadra nerazzurra,quando il due a zero risuonava sordo nel catino vuoto di San Siro. Non poteva essere possibile e non ci rendevamo conto di quello che stava succedendo. Noi, per la verità, le due reti finite alle spalle del disattento Handanovic le abbiamo viste e, con il bene che vogliamo alla squadra nerazzurra, abbiamo sempre sperato nella solita rimonta casalinga, perchè sarebbe stato inverosimile per i nerazzurri, fare a San Siro, la solita figuraccia. Conte è sempre sul filo del rasoio e stasera ha dovuto fare almeno al cannoniere principe Lukaku, che ha avuto bisogno di un turno di riposo, per contare un due inedito con Perisic- Lautaro Martinez a guidare l’attacco. La manovra non ha guadagnato tanto ,se nel primo tempo , data la mancanza del belga, l’azione è risultata leggermente intrigata a centrocampo, tanto da non trovare mai uno sbocco decisivo ed il Parma godeva di troppa tranquillità e sperava, essendo fuori casa, di portare a Parma un bel risultato. Al contrario, il secondo tempo inizia sotto il segno del Granducato che manda in rete due volte consecutive Gervignho che sembra meravigliato di tanta liberta e trova il portierone nerazzurro in posizione molto scomode per le gambe che non si addicono ad un portiere di tanta reputazione. Finata. La sentenza arriva subito dalla scarsa tribuna e nessuno mai avrebbe creduto a qualche invenzione o tiraccio da parte di in passato ci è abituato a mostrarcelo. Ecco la fatina di Conte che si chiama Brozovic, che, con una delle sue sciabolate di dritto dà un brutto dispiacere al sorpreso portiere del Parma. Si intravede un raggio di luna bassa e nella speranza ormai ridotta al massimo ad un pareggio.
In questo ultima parte,calano i parmensi che non hanno data consistenza alla difesa della tre quarti , aspettando gli avversare davanti alla propria area di rigore. Conte incita e spera:non può anticipare troppo il Natale, visto che ci sarà quarantena. Ed allora? E’ finita davvero in malo modo questo sabato che avrebbe dovuto fornire ben altra prestazione, anche per far dimenticare l’assenza del suo fuciliere d’assalto? La velocità ha leggermente accelerato le ruote nerazzurre e, quando si dice che la perseveranza premia ancora a chi la usa,ecco un nuovo pallone rotolare in mischia, tirato da Perisic nella rete parmense che già intravedeva una bella vittoria. E’ stato bene un pari che non ha salvato capri a cavolo, come si dice,ma ha dato un punto più utile alla squadra emiliana che a quella del Naviglio. Questa ha ancora la barca nel carenaggio e non dovrebbe aspettare più di tanto per rivederla in grado di affrontare da sola i sola i marosi, visto che vogate delle altre squadre si fanno sentire e volano avanti.
Non rimproveriamo niente a Conte,perchè non aggiungerebbe altro valore a quello che sa dimostrare. Sarebbe bello se ci smentisse in Coppa con i Blanco del Real, maggiore convinzione tattica e di volontà. Non ci vuole poi tanto, visto l’ex squadra di De Stefano o GR7 non è più quella che spazzava via tutti i campi d’Europa.
Ai baldi nerazzurri, che hanno meritato appena un sei in pagella, imploriamo maggiore acume tattico e più forza per spingere la Beneamata oltre la cortina di ferro, dove ci sono già appollaiate Milan,Atalanta,Napoli, Sassuolo per i posti che contano.
Conte, le verifiche sono finite e cominciano gli esami, quelli duri, come quello di oggi che ti è rimasto nella cartella.