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Verona-Inter 1-2 Prova di vetta rimandata

La solita Pazza Inter

 

Verona-Inter 1-2 Prova di vetta rimandata

La solita Pazza Inter

di Giovanni Labanca

Gol meraviglia di Lautaro Martinez
Gol meraviglia di Lautaro Martinez

Avremmo potuto fare un titolo diverso, se un certo Hernandez in maglia rossonera non avesse calcolato il tempo giusto per scaraventare nella porta della Lazio il Panettone più bello di Natale e dare al Milan una delle più sofferte vittorie delle partite fin qui giocate. Fino a quel momento, la squadra di Conte aveva pensato realmente di passare in testa, visto che mancavano pochi secondi a San Siro. Boscovic continua ad avere ragione nell’affermare che la partita finisce quando arbitro fischia. Anche l’Inter, per la verità, qualche vittoria l’ha presa per un pelo. È fuori discussione che chi fa i punti rime in testa, anche se farebbe bene a darsi un’occhiata alle spalle.

L’Inter non cambia mai e si è fatta detentrice di un primato poco conciliabile con i desideri dei tifosi, quello di regalare il primo tempo all’avversario di turno, per poi cambiare marcia e portare a casa i tre punti. A Verona è stato di scena il brivido. In più di un’occasione, già all’inizio della seconda parte della gara, i nerazzurri hanno fatto capire di avere pazienza per vedere i gol. Lukaku, quello che segna sempre lui, stavolta si è dannato l’anima, ma ha dovuto cedere l’onore della marcatura all’amico Lautaro Martinez, che al sesto minuto è stato lesto a siglare l’1-0. Lukaku, comunque, si è dannata l’anima nell’aiutare i compagni e dare loro un nuovo punto di riferimento, visto che nessun altro si era assunto questo delicato incarico. È storia vecchia che Conte si ostina a riproporre, domenica dopo domenica, e non ne viene ancora fuori, tanto che torna ad affacciarsi il fantasma di Eriksen che, in contemporanea, veleggiava per la Danimarca a vedere che faccia ha il suo secondo pargoletto.

Skriniar augura Buon Natale a tutti
Skriniar augura Buon Natale a tutti

Almeno per questo farà un bel Natale, senza rimpianti e senza pensieri. I pensieri, invece, li deve avere Handanovic che su un crossetto dalla sua sinistra di Faraone accarezza il pallone con la pancia e lo regala a Ilic, che è il più lesto a colpirlo tra le gambe di un difensore per segnare il pareggio. Non c’è, ormai, più serenità in questo portiere, che alcune volte va in trance, magari dopo aver fatto un intervento miracolo. Stavolta sarà stata la presenza di Giulietta, il cui spirito aleggiava tra gli spalti vuoti. Brutto colpo per l’Inter e per Conte che non erano proprio sicuri che la squadra avrebbe trovato lo spirito giusto per reagire. Lo trova, invece, grazie soprattutto all’infaticabile Hakimi che ingrana il turbo e suona la sveglia. È quasi assedio alla porta veronese di Silvestri, fino a quando il bravo Skriniar non riporta i nerazzurri al vantaggio definitivo, con un bel colpo di testa, che resterà tale, fino al fischio finale e segnerà la settima vittoria consecutiva della Beneamata.

Un vero peccato che il Milan abbia agguantato la vittoria alla fine, altrimenti il Natale sarebbe stato da prima in classifica. C’è tanto lavoro ancora da fare ed errori da correggere. Lasciamoli stare tranquilli questi ragazzi a godersi le strenne sotto l’albero o attorno al focolare domestico, situazioni che sicuramente daranno serenità, dopo lo stress delle continue partite. Il cammino è ancora lungo e richiederà un’altra storia, che comprenda anche il primo tempo.

Stadio5.com, con il sottoscritto in prima linea, formula per tutti i gentili lettori tanti auguri, con un particolare pensiero di incoraggiamento per il mai dimenticato Mauro Bellugi.