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Inter 1 Juventus 2

Il disastro vien da sé. La Juve ringrazia

Inter 1 Juventus 2

Il disastro vien da sé. La Juve ringrazia

di Giovanni Labanca

Inter-Juventus 1-2
Inter-Juventus 1-2

Il primo set di semifinale di Coppa Italia Tim va alla Juve, che ringrazia e porta a casa, meritatamente. I nerazzurri avevano preparato una partita a modo, per affrontare una “classica” che sa di onore e quattrini, ma che, invece, è stata servita sul piatto d’argento proprio ad una rivale storica che, tutto sommato, non è che si sia mostrata irresistibile ed imbattibile. Non ancora sopiti i lai del derby, in attesa del processo federale, l’Inter avrebbe dovuto confermare lo stato di grazia attuale, anche con le due pesanti assenze di Lukaku e Hakimi. Ci stava riuscendo, visto che già al 9′ Lautaro Martinez, aiutato dal generoso Buffon,  riusciva a deviare in porta un bel diagonale dalla destra che passava sotto la pancia del “nonnino”e faceva 1-0. A questo punto,  il modulo ha dovuto essere per forza modificato per adattarlo all’altra punta Sanchez, che ha impiegato un po’ a legare con Lautaro, prima di essere utile alla milizia nerazzurra e portarla al raddoppio. Insistendo, ci sarebbe riuscita se uno scarso ed ingenuo Young non avesse “accarezzato” sulla spalla quel gentiluomo di cascatore di Cuadrado, il Chiarugi dell’era moderna. Aggiungi anche il peso del VAR e combini uno di quei rigori che solo la burocrazia tecnologica avrebbe potuto assegnare, come se si giocasse sul parquet del Forum e non sull’erba di san Siro. Dura lex, come si dice, che Ronaldo ci ha messo un secondo a trasformare in pareggio, con uno dei

Juve vittoriosa a San Siro
Juve vittoriosa a San Siro

suoi tiri. Inutile discutere, con la speranza che il metro sia uguale su tutti gli altri campi. Conte, giustamente, si arrabbia, si fa per dire e non le manda a dire al suo difensore, ingenuo ed anche impreparato per l’occasione. Cuadrado è un campione che, in un modo o nell’altro, ti fa pagare pegno ad ogni sua discesa, come ha fatto qualche anno fa, sempre a San Siro. Festa Juve e speranze aumentate per il girone di ritorno. L’Inter non ci sta e, anche se a fatica, imposta qualcosa di buono per portare a casa la vittoria, senza sospettare di avere in casa i due nemici della serata: Handanovic e Bastoni, Stanlio ed Olio dei tempi moderni. Bastoni vede Handanovic venirgli incontro, mentre era alle prese con il facile disimpegno e cerca di porgergli il pallone. Il portiere dimentica la porta aperta e va a spasso, mentre il lesto CR7 lo ruba a Bastone e lo indirizza, come una micidiale e lenta carambola, sul palo per poi finire nel sacco. Vantaggio Juve e grande sciocchezza che potrebbe costare molto cara all’Allianz Stadium di Torino.  L’Inter è tramortita, ma non doma e cerca almeno un punto, in quella che avrebbe potuto essere una serata di allegria da regalare ai duemila scapigliati che facevano un chiasso infernale, al di là della curva. Ce la mettono tutta i nerazzurri, che sfiorano il pari in almeno tre limpide occasioni, Lautaro, Sanchez e Erikson, ma si dimenticano che in porta fosse rientrato Buffon, che, con tre interventi che una volta erano “prodigiosi” ha salvato la Juve da una sicura rimonta. Passa la Juve che deve sorbirsi pure i rimbrotti di Ronaldo e torna a Torino con un insperato tesoro. È vero che al ritorno, come si dice, tutto può succedere, ma una Juve in risalita non puoi immaginare di farla fuori tanto facilmente.