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Parma-Inter 1-2 Tanto quanto basta

Tre punti come il sale

Parma-Inter 1-2  Tanto quanto basta

Tre punti come il sale

di Giovanni Labanca

L’Inter ha portato a casa, dal Tardini per la 25 giornata, quello che le serviva, i tre punti per allontanare di altri due il Milan, che  ha trovato un pari d’oro a partita finita e tenere a debita distanza la Madama di Torino, che non si arrende ancora e, crediamo, non lo farà tanto facilmente. Era evidente, già dalla vigilia, che a Parma avrebbe rallentata la sua cavalcata, considerata la valenza decisamente inferiore dell’ultima in classifica, che pure le aveva dato non poco fastidio in tante precedenti occasioni. La squadra di Conte, per questo, ha preso subito in mano il volante della partita per condurla nella direzione desiderata.

La coppia vincente Lukaku-Sanchez
La coppia vincente Lukaku-Sanchez

Il primo tempo, i nerazzurri di Tonino hanno fraseggiato a loro piacimento, ma senza affondare, tanto il gol, prima o poi sarebbe arrivato. In questi primi 45′,  sono venute a galla la stanchezza dei migliori, a cominciare da Lukaku e la cronica imprecisione di Lautaro Martinez sotto porta: segni evidenti che entrambi hanno bisogno di un pit stop ai box. Il gigante buono, pur avendone la forza, non può fare i cento  metri una dozzina di volte per arrivare a rete o dettare l’ultimo passaggio al compagno ben appostato. L’ha fatto pure, ma è arrivato sfiancato in un paio di occasioni che, fino a ieri, non avrebbe avuto difficoltà a trasformare in gol. Ciò non toglie che sia stato determinante all’economia del gioco, sempre in mano ai nerazzurri. A centrocampo, si comincia a vedere con maggiore evidenza il ruolo di buon direttore d’orchestra di Eriksen che, anche se poco appariscente, trova il modo di dare ordine al reparto, avvalendosi della protezione dei compagni di centrocampo, con cui dialoga sempre più con disinvoltura. Si vede che qualcosa è cambiato nei rapporti anche personali, oltre che tattici. Conte ne ha preso nota e si dimostra ben contento di essersi ricreduto sui primi infelici giudizi che dava sul biondino. L’Inter, quella definitiva, si costruisce così, con l’assenso di tutti.

Big Rom, il protagonista di sempre
Big Rom, il protagonista di sempre

A ricreazione finita, ci vuole il gol, che arriva, dopo alcuni tentativi non sfruttati. Al 54′, Sanchez, grazie ad una deviazione involontaria di un difensore, batte Sepe.

Si rivede l’Inter che ha riposato a lungo e, al 62′, per merito del solito Lukaku, che, lanciato in contropiede come preferisce, brucia un paio di difensori crociati ed offre a Sanchez la comoda palla per battere Sepe, con un piatto facile facile, per il raddoppio, che avrebbe dovuto porre fine alle ostilità. Accade, invece, che il Parma non segna il passo e crea non poche preoccupazioni ad Handanovic e segna, invece, un bel gol con Hernani, servito da Pezzella. Siamo ancora al 72′, con il Parma in crescendo e l’Inter in affanno. Riaffiorano vecchi ricorsi nella mente dei nerazzurri, che, da primi in classifica, riescono a tenere fino alla fine.

Vittoria meritata ed elogi per tutti, ma attenzione ai cali di tensione, proprio in vista dell’Atalanta, che domenica sarà a San Siro, dove ha fatto vedere di cosa è stata capace contro il Real Madrid. Il Biscione lo sa che la Dea è sempre la Dea e dovrà prepararsi a dovere per quello che potrebbe essere il match decisivo nella volata tricolore. Pensare di essere già in fuga, è da sprovveduti e i cinesi, con tanti grattacapi, non gradirebbero altre preoccupazioni.

Per la squadra di D’Aversa è sempre più buio e ha poche speranze di rimanere in A.