Ciclismo: Tirreno-Adriatico
Sprint rabbioso di Mathie Van der Poel
di Giovanni Labanca
Sembravano indemoniati gli sprinter arrivati sul traguardo di Gualdo Tadino. L’ha spuntata, con rabbia, l’olandese Mathie Van der Poel, davanti al rivale di sempre Vout van Aert e Davide Ballerini. In ritardo di 18″ Egan Bernal e Geraint Thomas, per una caduta al centro del gruppo. Poche volte si sono visti scatti del genere per aggiudicarsi una tappa, , tanto da annoverare questa una delle più accese nel finale. Tutti avrebbero essere primi,ma solo il migliore del momento ha prevalso. In classifica generale, mantiene la maglia Azzurra con tanto di tridente di Nettuno,Wout van Aert, seguito da Mathie van der Poel e Julian Alaphilippe.
Inutile immaginare la gioia del vincitore che ha dichiarato. “Ero frustrato per l’errore che ho fatto ieri e, quindi, volevo fare bene oggi. Sono davvero felice di questa vittoria, soprattutto dopo il lavoro della squadra. E’ stato uno sprint davvero difficile dopo una lunga tappa. Volevo davvero vincere una tappa della Tirreno-Adriatico, in vista della classicissima di primavera di sabato, Milano-San Remo, dove arriveremo sul traguardo in tanti, tutti con il medesimo obbiettivo”.
La tappa, per la verità, ha presentato poche asperità, fino al punto di dover quasi spingere i corridori da dietro. Era logico se pensiamo che domani con la Terni-Prati al Tivo ci saranno le montagne dove si misurerà la vera forma di Nibali, Pozzovivo, soprattutto. Saranno 148 chilometri durissimi, a cominciare con il passo Capannelle prima e con l’arrivo in salita dopo 15 chilometri di GPM, con gli ultimi 4 chilometri con pendenza al 6,8%. Ci sarà, logicamente, una dura selezione, dalla quale usciranno indenni solo i più in forma, anche se la condizione generale non è ancora al top.