Torino-Inter: vittoria con brivido
di Sandro Mazzola
Mi succede ogni qual volta c’è Torino – Inter. Il mio cuore si divide a metà, per ovvie ragioni. Vorrei che nessuna delle due perdesse, ma mi rendo conto che i sentimenti, nel calcio, devono essere messi da parte, almeno per 90 minuti e guardare la realtà del campo. Siamo primi in classifica e da primi dobbiamo andare a vincere , se vogliamo portare a casa i punti che ci serviranno per lo scudetto. Ci siamo presentati, perciò all’Olimpico di Torino con un solo obiettivo, consapevoli che la squadra di Davide Nicola non è l’ultima arrivata, per cui noi dobbiamo tirar fuori gli attributi per portarci a Milano i tre punti. Per il Toro ci sarà un’altra occasione. Dopo otto vittorie consecutive, non è stato affatto un brutto regalo con la nona. Sono sereno, anche se inconsciamente dispiaciuto per i motivi di cui copra. Vedere i nerazzurri in campo, oggi come oggi, fa un bell’effetto, cosa che non accadeva da tempo. Il risultato non ha rispecchiato in toto l’andamento della partita,perché, sia il Toro che noi avremmo potuto segnare più reti. L’Inter, comunque, fino alla fine ha meritato la vittoria , anche si i brividi corsi sulle nostre schiene non sono stati pochi.
La squadra di Conte è ormai ben consolidata e solo la cattiva mira di qualcuno degli attaccanti non le permette di prendere subito il volo. Lautaro e Lukaku, la coppia più scoppiettante del mondo, con maggiore concentrazione sotto porta, potrebbero mettere subito al sicuro il risultato. Bisogna sempre aspettare il secondo tempo. Fa niente, l’importante è che lo facciano, comunque. In generale, a parte qualche distrazione difensiva, i nerazzurri si muovono con sincronia e chiudono bene gli spazi. ( abbiamo visto, ad un certo momento, anche Lukaku salvare un gol sulla linea). Il centro campo si muove compatto e non ha costretto più il cannoniere belga a fare la corsa del forsennato, con la palla tra i piedi, per arrivare a concludere , sbagliando pure belle occasioni. Dei due in prima linea abbiamo avuto le solite conferme, il che comincia a costituire, anche psicologicamente, un punto fisso di paura per qualsiasi avversari. Possiamo ribadire, ancora con più forza, che la quadra della squadra è stata trovata,ma dobbiamo pur capire che gli avversari dicano la loro.
Nove punti di vantaggio sono un’ottima cosa che stasera potrebbero assottigliarsi, ma le speranze che il Napoli si faccia valere con i cugini sono concrete. Un pari lo meriteranno, almeno per rispetto del valore delle due squadre,che si chiamano, pur sempre, Milan e Napoli.
Un consiglio a Conte, pur non avendone bisogno è quello di mantenere la calma e giocare le partite ad una ad una, senza eccessive preoccupazioni. Il mio elogio va per tutti, perché ho visto una squadra che ragiona di più e spreca meno passaggi di quanto non facesse prima.
Ora, cari amici interisti, tutti in poltrona a goderci, per chi ama il bel calcio, Milan-Napoli con un bell’X nel cuore. Bisogna pure non essere troppo cattivi. Il calcio, in fondo, è pur sempre un bel gioco.