Milano-Sanremo: la Classicissima con un poker di favoriti
di Giovanni Labanca e Luigi Sada
Scatta domani mattina, puntualissima come uno orologio svizzero, la classicissima di Primavera Milano-Sanremo. La corsa che porta dal capoluogo lombardo alla città dei fiori, si snoda attraverso il tradizionale percorso sulla lunghezza di 299 chilometri. Stavolta non ci sarà il Turchino, perché ostruito da una frana. In compenso, nel tratto finale, ci sarà da affrontare la Cipressa e il Poggio, due salite che renderanno la vita non facile ai velocisti, che possono incidere sulla strategia dei big, come è accaduto tre anni fa con l’impresa di Vincenzo Nibali, ultimo italiano a sfrecciare sul traguardo di via Roma. La Milano-Sanremo, giunta quest’anno alla 112° edizione, torna alla normalità, dopo i salti mortali dello scorso anno con il covid 19, che l’ha costretta a slittare a fine agosto. Le ultime edizioni sono state un po’ tormentate, specialmente quelle di cinque, sei anni fa per il maltempo, per via delle forti nevicate sul passo del Turchino e con i corridori trasferiti in pullman fino alle porte di Savona. La giornata di domani si presenta serena e tiepida, per cui dovrebbe favorire la corsa stessa, garantendo lo spettacolo che ci si attende,visto i numerosi campioni che vi prenderanno parte. Su tutti spiccano i nomi del giovane olandese Van der Poel, a caccia del primo successo sul traguardo di via Roma, seguito dal belga Van Aert, vincitore nel 2020, poi il francese campione del mondo in carica Alaphilippe, piazzatosi al secondo posto del 2020, vincitore del 2019, e lo sloveno Roglic. Sarà assente Tadej Pogacar. Questi quattro campioni dovranno guardarsi le spalle da volponi come Sagan, Evan,Yates, senza contare un possibile acuto di Vincenzo Nibali, reduce da una buona Tirreno-Adriatico. La sorpresa potrebbe arrivare da Filippo Ganna, anche se per il corridore verbano le difficoltà maggiore arrivano dalla distanza. Saranno della corsa anche Viviani e Nizzolo.
In totale, saranno presenti 25 squadre composte da 7 corridori ciascuno, per 175 uomini. A proposito della corsa, Vincenzo Nibali ha dichiarato “Quest’anno sarà ancora più difficile, vista la presenza di tanti giovani campioni che hanno dimostrato, già alla Tirreno-Adriatico, di essere in gran forma e di saper correre decisi per la vittoria. Le mie condizioni non sono al massimo, ma partecipare alla Milano-Sanremo diventa quasi un dovere, perché è una classicissima inimitabile per il fascino e il prestigio. Speriamo in una bella giornata“. Il campione del mondo in carica Julian Alaphilippe è il favorito numero uno. La sua motivazione è improntata al massimo ottimismo, avendo già vinto una volta e persa un’altra per pochi centimetri: “Sono in ottima forma e voglio riportare la maglia iridata su un traguardo che non la vede da 38 anni, con Giuseppe Saronni. Ci sarà da lottare e a fare a gomitate sul traguardo, visto i rivali che ci sono. Ho paura di Van Aert e di Van der Poel, sempre imprevedibili. Non perdetevi la corsa“. (NdR: anche Francesco Moser, con la maglia di campione del mondo nel 1984, vinse la Milano-Sanremo) Mathieu van der Poel: “Sono nella forma ideale per riuscirci, perché alla Tirreno-Adriatico ho fatto le prove generali su me stesso con risultati migliori del previsto e non temo più di tanto gli altri favoriti”. Quest’anno, la Rai merita, più delle altre volte, un elogio enorme, pari allo sforzo che compirà al servizio della corsa, facendo una trasmissione lunga quanto la corsa:dalla partenza da piazza Castello, ore 9,30, all’arrivo di via Roma. Praticamente è la prima volta che succede. Si comincia su RAI 2, per proseguire con Eurosport, con il seguito del canonico Processo alla Tappa. È una decisione storica che riabilita il servizio pubblico e che sarà ripetuta, sicuramente, per il Giro di Lombardia. L’assessore Faraldi del Comune di Sanremo, ringrazia e si dice convinto di ottenere una grande promozione turistica, straordinaria. La Rai va in controtendenza alla programmazione prevista da Gazzetta dello Sport che non “gradisce” tanta copertura. Ai microfoni della RAI si alterneranno Andrea De Luca, che darà inizio alla “maratona”. I microfoni passeranno poi alla coppia classica Francesco Pancani e Alessandro Ballan. In streaming saranno impegnati Luca Gregori e Riccardo Magrin. Signori, “chapeau” a questa nuova filosofia che riguarda lo sport ed il ciclismo in particolare. I diritti televisivi sono stati acquistati da 200 paesi di tutto il mondo. Godranno di queste riprese, a cominciare dal magnifico Castello di Milano, la provincia di Pavia e la Liguria di Ponente. Come è giusto che sia per il beneficio del territorio.