Napoli-Crotone 4-3
Fuochi d’artificio con brivido
di Giovanni Labanca
Sarebbe stata la Pasqua peggiore per Napoli tutta, se Di Lorenzo al 72′ non avesse azzeccato quel micidiale diagonale, che ha mandato in frantumi i sogni dei pitagorici che, tutto sommato, il pari lo avrebbero ampiamente meritato. Le partite sono lunghe e sembrano ancora più lunghe se ritieni il risultato già messo in cassaforte. La facilità con cui Insigne, con le sue magie, e compagni hanno dominato il Crotone, portandosi sul 2-0 in poco tempo, ha illuso un po’ tutti e demoralizzati soprattutto i calabresi, saliti al
“Maradona” per fare punti, più per l’onore che per la classifica, visto che, ormai, sono destinati a farsi almeno un almeno in serie B. Non ha giocato male la squadra di Cosmi, capace di non arrendersi mai di fronte alla netta supremazia dei partenopei, tanto è vero che hanno trovato con coraggio il gol con Nwankwo, al 25′. Si è capito che non sarebbe stata una passeggiata per gli azzurri di Gattuso, che è sempre incavolato per i fatti suoi, anche quando sta conducendo l’incontro e la squadra sta mettendo in campo uno show di alta intensità. A tranquillizzare tutto l’ambiente, dopo due occasioni facili fallite, il Napoli cala il tris con una bella punizione di Mertens, al 34′, con la palla che sorvola la barriera e va a finire dove il bravo Cordaz non può arrivare. Maradona avrebbe gradito assai. lo stesso Mertens, mai sazio, colpisce anche una traversa, prima di andare a prendere il the.
Tutt’altra storia sono i secondi 45′. Il Napoli sembra aver dimenticato qualcosa negli spogliatoi, mentre Cosmi, diligentemente, fa avanzare Messias ed inserisce Pereira al posto diOunas. Gli effetti si vedono subito, quando l’attivo Simy riapre i giochi e le speranze dei crotonesi manda in porta un prezioso assist di Messias. Trema il vecchio San Paolo e a ragione, perchè, con il Napoli fuori di giri, il brasiliano Messias, dopo aver rubato il pallone ad un distratto Maksimovic sulla tre quarti, pareggia i conti e fissa il risultato sul 3-3 al59′. Sperano Cosmi e i tifosi tutti in una magnifica impresa, che avrebbe dato lustro ad una squadra già quasi retrocessa e rinfocolati i soliti sospetti in casa dei partenopei. Ci pensa il solito Insigne a ravvivare il fuoco con un gran tiro da 40 metri, imitato da Lozano che
non riesce a sfruttare un colpo di testa che finisce nelle accoglienti mani di Cordaz. Sembra finita una bella partita, ma la vittoria i napoletani la trovano nell’uovo di Pasqua di un bravo Di Lorenzo che, come abbiamo detto, al 72′ con un malefico quanto preciso mancino, infila l’angolino basso dello sconcertato portiere di Cosmi.
Sono tre punti d’oro che avvicinano il Napoli alla Champions. Si festeggia in casa azzurra e ci si morde le mani in casa crotonese.
I migliori in campo Insigne, al quale un bel 7,5 non si può negare e Simy con Messias. Un gradino più sotto Martenz e Osimhen.
Il Napoli scongiura una crisi di nervi e se vuole raggiungere il minimo obbiettivo, deve pensare solo a giocare come sa fare benissimo e lasciare agli altri le arrabbiature, per le quali c’è sempre tempo.
Un elogio va alla squadra di Kroton che non meriterebbe la retrocessione, ma deve solo rimpiangere le tante occasioni perdute, soprattutto in casa.