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Giro d’Italia: Perugia-Montalcino

Trionfa lo svizzero Mauro Schmid

Giro d’Italia: Perugia-Montalcino Giro d’Italia: Perugia-Montalcino

Giro d’Italia: Perugia-Montalcino

Trionfa lo svizzero  Mauro Schmid

di Giovanni Labanca e Luigi Sada

Tappa epica e spettacolare, la “Wine Stage”quella che ha portato i corridori da Perugia a Montalcino, dopo 162 chilometri, con trentacinque di sterrato che ha rivoluzionato la corsa e la classifica. La vince l’elvetico Mauro Schmid (Qhubeka-Asso) che batte in volata il nostro portacolori Alessandro Comi (UAE-Team-Emirates), terzo il belga Harm Vanhoucke (Lotto-Soudal) al termine di uno poderoso sprint finale. I due atleti, superstiti di una lunga fuga di undici corridori, frazionati progressivamente all’inizio del tratto sterrato, hanno sfruttato al meglio la loro collaborazione per giocarsi la vittoria tra il profumo della terra del vino pregiato che ci fa onore in tutto il mondo.

Mauro Schmid taglia il traguardo a Montalcino
Mauro Schmid taglia il traguardo a Montalcino

Il giovane azzurro, guidato da Baldato, ha compiuto un autentico capolavoro, cedendo allo svizzero solo in cima alla strappo finale, a cinquanta metri della linea del traguardo. Gli undici fuggitivi hanno toccato i 14′ minuti di vantaggio sul gruppo Maglia Rosa, per poi cedere nella fase finale, lasciando via libera a Schmid e Comi di disputarsi, testa a testa, la vittoria nel centro storico di Montalcino. È stata, come detto, una tappa accesa, dove la Maglia Rosa Bernal ha sferrato un attacco finale staccando, progressivamente, il plotoncino dei big che lo ha accompagnato all’inseguimento della coppia di testa. Un affondo che ha sgretolato gli avversari diretti in classifica Vlasov, Evenepoel, il nostro Ciccone e Simon Yates.

Il colombiano è partito alla grande, agganciando prima Soler, poi Caruso, quindi il tedesco Buchmann, uscito di prepotenza poco prima del termine del tratto sterrato. A farne le spese, oltre ai citati Ciccone e Caruso, è stato  Vincenzo Nibali, giunto al traguardo con un ritardo di 5’07”.

Ottimo terzo posto, con 26″ di ritardo, il belga  Ham Vanoucke (Lotto-Soudal), mentre al quarto il connazionale De Bondt con un ritardo di 41″.

La classifica vede al comando Egan Bernal (Ineos-Grenadiers) con il vantaggio di 45″ sul russo Aleksandr Vlasov (Lotto-Soudal) rientrato nel finale con il nostro Caruso, ora terzo a 1’12”, mentre la quarta piazza è occupata dal britannico John Carthy a 1’17”. Preoccupa il cedimento di Vincenzo Nibali a 4’11”, mentre Formolo accusa addirittura 7’16” di ritardo.

Altre Classifiche: Maglia Ciclamino Peter Sagan; Maglia Azzurra Geoffry Bouchard(AG2R-Citroen Team); Maglia Bianca indossata da Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech).

Al termine della tappa, Schimd ha dichiarato “Non riesco a credere di aver vinto. Abbiamo deciso di correre il Giro solo due settimane prima. La mia preparazione era buona ma all’inizio della stagione non pensavo che avrei partecipato ad un grande Giro. Nelle ultime due tappe ho sofferto tanto, ma oggi volevo davvero andare all’attacco perchè mi piace molto correre sullo sterrato poi, una volta in fuga, sentivo di avere buone gambe e ci ho provato“.

La Maglia Rosa Egan Bernal, dopo l’arrivo, ha dichiarato “Abbiamo corso bene anche oggi e ho aumentato il vantaggio in classifica. Sono in Maglia Rosa, ma il Giro è ancora lungo e mancano  tutte le grandi salite, per cui devo tenere ancora i piedi ben saldi per terra“.

Domani tappa numero 12, Siena-Bagno di Romagna di 212 chilometri.