Ciclismo: Tour de France
3^ Tappa Lorient- Pontivy: vince Tim Merlier-Rimane in Giallo Van der Poel
di Giovanni Labanca e Luigi Sada
Al Tour de France continua il dominio dell’Alpecin. Dopo la vittoria di ieri di Van der Poel con la conquista della Maglia Gialla, oggi è toccato al belga Tim Merlier regalare il sorriso agli sponsor e ai tifosi, con l’allungo vincente sul traguardo di Pontivy, in uno sprint caratterizzato da una disastrosa caduta di Peter Sagan e Cad Ewans. Alle spalle di Merlier, si sono piazzati il colombiano Philipsen,il francese Bouhanni. Ottimo quarto posto del nostro Davide Ballerini, con alle spalle Sonny Colbrelli, sesto posto alla maglia gialla Alaphilippe. A farne le spese oggi ,per una ennesima caduta a quattro chilometri dall’arrivo, lo sloveno Roglic,che ha agganciato la ruota di Colbrelli che per fortuna è rimasto in sella,mentre il connazionale Pagacar ha registrato un ritardo di 25 ” dal vincitore. Bene Nibali, giunto ventunesimo, a 14″. La classifica resta invariata, con un balzo in avanti,però, di Alaphilippe e Carapaz, terzo a 31″. Pogacar è sesto a 39″.mentre Primoz Roglic è precipitato al ventesimo posto, alle spalle del britannico Thomas, caduto anche lui a metà gara. Vanno subito al comando quattro corridori, dopo il via di Lorient , che festeggia il ritorno in Ligue 1 della locale squadra di calcio. Il quartetto ,formato dai francesi Barthe e Chevalier, lo svizzero Schael,il belga Wallhys,l’olandese Shelling fa sul serio , con quest’ultimo ad incrementare su la Cote di quarta categoria la classifica dei GPM ,della maglia a pois. Il quartetto si sfalda a quindici chilometri dal traguardo e viene assorbito. Lo sprint finale, come abbiamo detto, è da brividi e conferma la maledizione che incombe sulla prima parte della corsa, che riesce a trovare pace e i corridori non vedono l’ora di andare verso Est, dove svettano le montagne. Non c’è pace , dunque, su queste strade che agli osservatori ed ai tecnici appaiono poco adatte alle alte velocità con cui vengono percorse ,per la ragionevole voglia di aggiudicarsi la vittoria, specialmente da parte dei velocisti che non avranno più occasioni per portare a casa la vittoria. Al termine della tappa, gli stessi atleti hanno mostrato forte disappunto per le condizioni delle strade ed ai passaggi troppo rischiosi,costretti a fare per mostrare qualche tratto di bel paesaggio. I grandi sprinter hanno una strana voglia di strafare e il loro nervosismo traspare evidente in tutte le parti finali delle tappe. Una maggiore attenzione da parte loro non guasterebbe e renderebbe la corsa meno nervosa. Le cadute di massa, per fortuna non hanno provocato seri danni ai ciclisti,tranne qualche ammaccatura,prontamente medicate dai sanitari,giunti subito sul posto. Domani la musica dovrebbe cambiare. La quarta tappa del Tour, la Redon-Fougères, chiuderà il Grand Depart della Bretagna, dato che il giorno dopo ,il gruppo inizierà la discesa e lo spostamento verso est, per raggiungere le Alpi. La frazione è una delle più semplici della Grande Boucle e non presenta difficoltà dal punto di vista altimetrico: non è previsto, infatti, nessun GPM e la lunghezza è di appena 150 chilometri. Ci sarà ,comunque ,per il secondo giorno consecutivo , una volata di gruppo, in modo da offrire una possibilità di rivincita agli sconfitti di ieri. Nell’ultimo chilometro, saranno presenti due rotonde, a cui il gruppo dovrà fare molta attenzione , mentre il traguardo, dove vinse Mark Cavendish nel 2015 , curva leggermente verso destra, che costringerà i velocisti a cercare la migliore posizione per lo sprint finale. Speriamo bene.