Tour de France: 4^ Tappa Redon-Fougerès
Cavendish brucia i sogni di Van Moer
di Giovanni Labanca e Luigi Sada
Volatona finale, come era nelle previsioni, nella quarta tappa del Tour. Vince l’ex campione del mondo Mark Cavendish che mette in fila nell’ordine, Nacer, Bouhanni, Jasper Philipsen, Michael Matthews e Peter Sagan.
L’inglese ha trascinato il gruppo sul fuggitivo di giornata Brent Van Moer, partito fin dai primi chilometri, insieme al portacolori della Cofidi Perichon. I due fuggitivi avevo sempre tenuto a debita distanza il gruppo dei big,ma alla fine hanno dovuto arrendersi, venendo riassorbiti, il primo a 9 chilometri dal traguardo, Van Noer a soli duecento metri dopo il disperato tentativo di resistere all’inesorabile ritorno del gruppone sgranato, dal quale è uscito di prepotenza Cavendish, quando mancavano soli pochi metri al finish, strozzandogli in gola l’urlo di gioia della vittoria solitaria.
Una giornata caratterizzata dalla protesta dei corridori contro le cadute e la poca sicurezza di lunghi tratti di strada, dove ne hanno fatto le spese,ieri, Cader Ewans, con la frattura della clavicola e lo sloveno Roglic, tutto incerottato, ma comunque in condizioni di poter proseguire la corsa,sebbene con un ritardo di 1 minuto e 35″, alle spalle del nostro Sonny Colbrelli. Buona la posizione di Vincenzo Nibali, con un ritardo di 55″.
La classifica, in merito al podio, si presenta con Mathieu Van der Poele ancora in giallo, davanti ad Julian Alaphilippe a 8″ e l’ecuadoriano Richard Antonio Carapaz, a 31″.
Questa la situazione delle altre classifiche:Maglia Verde dei punti a Alaphilippe; Maglia Bianca dei giovani a Pogacar: Maglia a Pois della Montagna a Schelling; Maglia a squadre , per la Bahrain Victorious.
Domami, taceranno i velocisti e non avremo più la paura delle cadute, perché torna una cronometro individuale, nella prima settimana, ben tredici anni dopo l’ultima volta.
I chilometri da percorrere nella quinta tappa sono 27, in una specie di anello da Changè a Laval, due paesi adiacenti. Due gli intertempi che saranno presi, rispettivamente dopo 9 e 17 chilometri dalla partenza. 30 minuti è il tempo stimato per il circuito.
Non sono previste difficoltà dal punto di vista altimetrico e ,perciò, gli specialisti della crono potranno farsi valere individualmente
nell’aggiudicarsi la tappa e gli uomini di classifica potranno guadagnare secondi preziosi nella generale, sui colleghi meno portati a questo genere di prove.
Finalmente ci sarà pace e tutti potranno riprendere serenità, dopo le convulse giornate iniziali, che non poche critiche hanno fruttato all’organizzazione, per aver imposto percorsi obsoleti, che hanno creato non pochi disagi alla carovana. Per fortuna, si va verso est, verso le desiderate montagne , che aiuteranno a sfoltire i ranghi. Il Tour, in pratica, comincia domani e, dopo quanto visto finora, promette scintille in ogni giornata, anche se il verdetto finale sarà sempre scritto dalle Alpi e dai Pirenei. Il caldo eccessivo previsto potrebbe dare non poco fastidio,ma avvicinandosi alle salite, le temperature saranno più mitigate. Lo sperano tutti.