Ciclismo Tour de France: 5^ Tappa Changè-Laval
Crono a Pogacar, la Maglia resta a Van der Poele
di Giovanni Labanca e Luigi Sada
Vola come il Freccia Rossa il campioncino sloveno Tadej Pogacar nella crono di 27 chilometri da Chagè-Laval. Un successo per il giovane atleta della UAE, capace di staccare progressivamente tutti gli specialisti del settore. Pogacar ha sfiorato, per pochi secondi, di strappare la maglia gialla all’olandesino Van der Pole, autore di una probante prestazione che ha entusiasmato il pubblico presente lungo il tracciato. A resistere, si fra per dire, ai poderosi affondi di Pogacar sono stati solo lo svizzero Kunhg, al comando delle operazioni fino all’arrivo dello sloveno. Sul podio, insieme.
allo svizzero e allo sloveno, con un ritardo di 27″, sale anche il danese Vingegaard.
La Maglia Gialla si è piazzata in quinta posizione, quel tanto che è bastato per mantenere lo scettro di leader nei confronti dello scatenato Pogacar. Commovente e brillante la prestazione dell’incerottato Primoz Roglic, piazzatosi in settima posizione , davanti al nostro Mattia Cattaneo, che per alcuni minuti , è stato in testa, prima dell’arrivo di Kung. Un po’ sbiadita la prova del campione del mondo Alaphilippe. Rivoluzionata, a parte la Maglia Gialla, la classifica, con Pogacar al secondo posto, con un ritardo di 8″, seguito da Van Aert, a 30 “, da Alaphilippe a 48″ e dal kasachistano Lutsenko, a 1’21”, davanti alla giovane promessa francese Pierre Latour. Hanno perso terreno Carapaz e Thomas, in particolar modo Kelderman, precipitato dal quinto al tredicesimo posto, con Nibali al 19 , alle spalle di Quintana, con 2’55” dalla Maglia Gialla.
Domani, sesta tappa da Tours a Chateauroux, di appena 161 chilometri.
Il Tour comincia ad assumere la sua giusta fisonomia e i campioni a occupare le posizioni giuste, per affrontare la seconda settimana di corsa,mentre si fanno sempre più vicine la montagne. Tanto per cambiare aria. La tappa di domani darà la possibilità a tutti gli “ammaccati” di sanare completamente le ferite e tornare a dare il meglio nella corsa più interessante del mondo, con aspirazioni di rivincite, pensando a Parigi, ancora lontana, al di là delle salite che richiedono ben altri sforzi.