Sampdoria-Inter 2-2 Un pareggio che sa di vittoria
Entrambe le formazioni non hanno mai mollato
di Severa Bisceglia
L’Inter a Genova per non perdere il treno, guidato momentaneamente dal Napoli vittorioso ieri sulla Juventus, contro una Sampdoria tutt’altro che arrendevole. Al Ferraris l’Inter può e deve solo vincere, neutralizzando la coppia d’attacco doriana Caputo-Quagliarella e finalizzare con la coppia Lautaro Martinez-Edin Dzeko. In difesa i nerazzurri devono fare i conti con l’assenza di Bastoni sostituito da Dimarco. L’arbitro Daniele Orsato fischia l’inizio della partita, la Sampdoria si fa subito pericolosa con Augello che dalla sinistra mette in mezzo per Thorsby, il suo colpo di testa termina alto sulla traversa. Ancora un paio di azioni significative da parte dei padroni di casa, poi finalmente si sveglia l’Inter e prende in mano la partita. Si inserisce Skriniar e guadagna un calcio d’angolo, sugli sviluppi del corner non ci arriva Brozovic. Ci prova anche Dimarco, il suo cross dalla sinistra regala ancora un corner, ma dalla bandierina ancora un nulla di fatto. Gol, è gol! Al 17° minuto, manata al limite dell’area di Colley all’indirizzo di Lautaro, punizione per l’Inter, si presenta la tiro Dimarco che sgancia un missile nel sette, nulla può Audero. 1-0 per l’Inter e si riparte. I nerazzurri, con Lautaro Martinez, sprecano la
palla del raddoppio e, come la regola vuole… gol fallito, gol subito, la Sampdoria trova il pareggio Yoshida, complice la deviazione di Dzeko. Pareggio e ora è tutto da rifare. Peccato, al 41’ Skriniar manda sopra di poco la traversa il pallone del 2-1, ma non sbaglia il Toro tre minuti dopo: Nicolò Barella si fa largo nella difesa avversaria e crossa al centro, ci arriva Martinez che di prima intenzione fa centro passando sulla sinistra. Inter ancora in vantaggio. Squadre a riposo con il risultato di 1-2. Tornano in campo gli stessi uomini, nessun cambio negli spogliatoi. Neppure il di riorganizzarsi, e la Samp riacciuffa il pareggio con gol strepitoso di Tommaso Augello servito da Bereszynski. Che partita la Ferraris! Simone Inzaghi decide di mandare in campo Vidal e D’Ambrosio al posto di Brozovic e Perisic. Subito occasione Inter, Calhanoglu calcia un bolide dal limite dell’area che sfiora il palo di sinistra a portiere battuto, l’Inter c’è, non molla. La Sampdoria non sta a guardare, Caputo butta alle ortiche il pallone del vantaggio. Tra i nerazzurri, fuori anche Lautaro per Correa, Inzaghi punta su quest’ultimo per portare a casa i tre punti d’oro. Fuori anche Calhanoglu per far posto a Sensi e Dimarco sostituito da Dumfries. Al 69’ ci prova Correa, palla fuori sulla sinistra. Al 74’ è la Sampdoria che sfiora il vantaggio col sinistro di Damsgaard, D’Ambrosio salva Handanovic. Stefano Sensi in difficoltà ma resta in campo. Anche D’Aversa mette in campo forze nuove, dentro Murru per Augello. Grosso problema per Inzaghi che ha esaurito i cinque cambi, Sensi fa davvero fatica. Sei i minuti di recupero al Ferraris, entrambe le formazioni hanno messo in campo anima e cuore, pareggio meritato per entrambe che non hanno mai rinunciato.
Sampdoria-Inter 2-2
Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Candreva, Thorsby, Silva, Damsgaard; Caputo, Quagliarella. All. D’Aversa.
Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Dimarco; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Lautaro, Dzeko. All. Inzaghi