Gli operatori dell’industria musicale dei live, dietro l’iniziativa Salviamo la Musica”, scrivono al Presidente del Consiglio Mario Draghi e ai ministri della Cultura Dario Franceschini, della Sanità Roberto Speranza, dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e del Lavoro Andrea Orlando lanciando un appello “per sollecitare una presa di posizione chiara e risolutiva per la sopravvivenza e il rilancio del settore della Musica Live nel Paese”.
Gli operatori del ritengono “doverosa e giusta la posizione rigorosa finora assunta dall’Italia ma oggi, per quanto riguarda i concerti e gli spettacoli dal vivo, altri Paesi come Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Inghilterra, Israele, Lettonia, Lituania, Olanda, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria hanno già completamente aperto e altri come Irlanda, Portogallo e Svezia hanno già fissato la data di riapertura, tornando alla situazione di normalità pre-covid”.
Da marzo 2020 il settore, in particolare quello dei grandi eventi, in Italia è completamente fermo. “Dal nostro comparto dipendono centinaia di migliaia di lavoratori, che hanno perso il loro lavoro con grave incertezza personale e delle loro famiglie. Così, proponiamo un protocollo condiviso sulle norme sicurezza: ingressi agli spettacoli dal vivo solo con Green Pass e mascherine obbligatorie e controllo temperature per gli show al chiuso”.
Infine, per tornare ad una situazione di normalità, come quella pre-covid, che è legata all’obbiettivo comune del successo della campagna vaccinale, di cui ci faremo parte attiva per la promozione della stessa, gli operatori del live chiedono “il 100% delle capienze con abolizione del distanziamento e che sia fissata una data certa per la ripartenza attraverso un piano condiviso da formalizzarsi entro il 31 ottobre”. Queste sono le condizioni essenziali affinché anche la stagione 2022 non venga irrimediabilmente compromessa.
L’appello promosso da Assomusica e da trentina di promoter tra cui Live Nation a Dna Concerti è sostenuto da circa 300 artisti tra cui Vasco Rossi, Cesare Cremonini, Carmen Consoli, Cosmo, Tiziano Ferro, Fedez, Jovanotti e Salmo e campeggia con un messaggio pubblicitario a due pagine su alcuni quotidiani nazionali. Si chiede quindi di fissare una data certa per la ripartenza attraverso un piano da formalizzare entro il 31 ottobre 2021. L’appello, oltre che al premier, è indirizzato anche ai ministri della cultura Franceschini, dello Sviluppo Economico Giorgetti, della Sanità Speranza e del Lavoro Orlando.