Inter-Juventus: incognita Lautaro Martinez
L’ultimo duello, Chiesa e Dybala pronti ad affondare i nerazzurri
di Pier Carlo Fantini Forneris
Una serie di risultati utili, vittorie preziose per il morale e la classifica che permettono a Massimiliano Allegri di sperare in una rimonta difficile ma non impossibile. Queste ultime partite, sia di coppa che di campionato, danno la sensazione che la squadra è in una fase di crescita, che la difesa sta prendendo le giuste misure agli attaccanti avversari e che il centrocampo, con Locatelli e Arthur, produce qualità e quantità di gioco sia come filtro che come organizzazione e rifornimento di palloni ai giocatori di punta. Il rientro di Alvaro Morata riempie di nuovo quella parte di campo, l’area centrale, e in stretto contatto con Chiesa la Juventus stessa ha enormi spazi vuoti davanti. A Milano la senzazione è che Allegri, a differenza della trasferta di Napoli, osi di più davanti spostando più vicino all’area di rigore Chiesa e Morata e con un Paulo Dybala come terzo attaccante aggiunto e almeno per un tempo giocherà Moise Kean che con la Roma ha dimostrato di non essersi dimenticato come si segna e che con la caparbietà e la volontà Tai riescono a superare gli ostacoli più difficili. Il turnover dopo la trasferta di San Pietroburgo contro lo Zenith, permette al tecnico livornese di fare giocare con più continuità Dejan Kulusevski e Aron Ramsey che in questi ultimi giorni sono sotto la lente di ingrandimento di alcuni club europei, in particolare modo, due club della Premier League si sono fatti avanti mettendo sul tavolo cifre interessanti. Ma la Juve non vuole per adesso scoprire le carte, il club di Corso Galileo Ferraris pensa a quei due o tre rinforzi per gennaio che darebbero più stabilità e forza in attacco e un nuovo innesto in difesa che aiuterebbe Chiellini e Bonucci e con un De Ligt che ora, più che mai, sta diventando un uomo insostituibile come ultimo difensore alla porta di Szczesny.
L’Inter dopo la sconfitta meritata a Roma contro la Lazio sta provando a ripartire con giocatori sudamericani stanchi e usurati per le molte partite con le loro nazionali. Dubbio Lautaro, ma sicura presenza per il bosniaco Dzeko.