Juventus, la terapia Allegri non basta
Partita da dentro o fuori contro la Roma
di Pier Carlo Fantini Forneris
Tutto si sta complicando, il calcio come la vita di ognuno di noi, sta subendo contraccolpi e cambiamenti repentini. Lo sport dopo mesi in sofferenza sembrava avviato verso una giusta direzione, ma solo ventiquattrore fa il governo ha messo in guardia i massimi organismi della Federcalcio, con in testa il presidente Gravina, il quale si è dichiarato perplesso sullo scenario di ritornare a chiudere gli stadi al pubblico, peraltro adesso con il solo 50 per cento di presenze di pubblico. Il calcio non si può fermare e il rischio di non fare giocare ulteriori match a fronte di una maggiore crescita di giocatori contagiati, rende più complicato il proseguo del campionato e anche il futuro della nostra nazionale che nei prossimi mesi disputerà due match decisici per portare gli azzurri ai mondiali del prossimo inverno in Quatar. La giornata di serie A di oggi vede alcuni match di cartello, dal risultato incerto, sempre con l’interrogativo se possono essere disputati a queste condizioni. La Roma di Mourinho continua con risultati altalenanti e l’ultima sconfitta con il Milan di Pioli conferma la difficoltà dei giallorossi nel vincere gli incontri con le avversarie dirette della classifica, anche la stessa Roma non è fuori dai giochi e la vista sulla Champions è sempre lì, e come sempre lì è anche la Juventus, una squadra che ha palesato da inizio campionato problemi di gioco e di tenuta, dove il centrocampo solo con Locatelli e con un Arthur a mezzo servizio non può portare quel valore aggiunto che tutti si aspettavano. Senza contare la difesa, che a Roma arriverà decimata dal Covid e da infortuni non gravi. Il rientro di Chiesa ha prodotto gioco e un po’ più di forza e aggressività davanti. Oggi servirà un qualcosa in più da parte di tutti, per ritornare grandi e non allontanarsi molto dalle prime quattro.