di Giovanni Labanca
Pareggio doveva essere e pareggio è stato, quello del “Maradona”,che accontenta solo le squadre, che si mantengono a stretto contatto in testa, ma che non fa felice i tifosi partenopei e mentre i bauscia nerazzurri, scesi a Napoli, con i Templari di Pietro Gallenzi sempre in prima fila, tornano a Milano soddisfatti, come lo sono i numerosi tifosi della Campania e Basilicata, giunti a Napoli comodamente,”regolati” dai coordinatori Adriana De Leva e Ludovico Iannotti.
Ci si aspettava molto di più dalle capoliste, se non altro per ribadire le loro posizioni. Ci voleva un’altra partita, di quelle combattute.
Il Napoli, più incisivo per onor di firma, va subito in vantaggio su rigore, provocato da un ingenuo fallo di DeVrij su Osimhen (pestone inutile sul piede destro), trasformato nel modo più classico da Insigne. Si scalda il Maradona e al 12’ ci pensa Zielinski a far tremare il palo alla destra di Handanovic, fuori causa. Il Napoli ha in mano la partita, ma non trova il tapin giusto, tanto che l’Inter si difende ordinatamente,in attesa di carburare. Al 19’,Politano deve lasciare il terreno di gioco per infortunio,dopo un duro contrasto con Dimarco, sostituito con Elmas. I rimi della gara si alzano a, anche per merito dei nerazzurri che non ci stanno a subire la seconda dolorosa sconfitta, dopo quella beffarda de derby.
Al 34’, contropiede degli azzurri conseguente ad un errato rinvio di Dumfries:Insigne non ne approfitta e Handanovic blocca.
Primo tempo giocato più dal Napoli, ma l’Inter di Farris (squalificato Inzaghi) ha in serbo un bel regalo per i suoi supportere e al 2’ della ripresa Dzeko firma il pareggio ,dopo una rimessa laterale di Dumfries per Lautaro che è svelto a crossare al centro dove,in agguato, il bomber bosniaco, dopo una fortunata carambola sul piede di Di Lorenzo, batte a rete da due passi, sotto la traversa. 1-1.
L’Inter si sveglia ma non riesce a concretizzare la sua supremazia. Brivido per i partenopei all’11’, quando su retropassaggio di Rrahmani in area per Osna, questi rinvia corto e per un soffio non lo intercetta Dzeko. Pericolo scampato. Si va avanti senza tanti sussulti, tanto che le due squadre, anche stanche, sembrano accontentarsi della spartizione della posta. Il triplice fischio di Doveri, che ha avuto vita facile .Ammoniti Insigne e Bronzovic, che diffidato, salterà la partita con il Sassuolo.
Ci si aspettava molto di più ma forse la stanchezza e un punto ciascuno hanno contribuito a non farle rischiare, mentre tutto dovrebbe essere in favore del Milan, che a San Siro affronterà la Sampdoria.
Sentiamo i due tecnici.
Spalletti non è del tutto contento della leggerezza talentuosa dei suoi,ma riconosce che l’Inter è forte e feroce e merita rispetto.
Farris: “Avvio difficile per noi,ma nel secondo tempo si è vista una grande squadra. Potevamo fare di più, ma non dimentichiamoci di avere di fronte la seconda in classifica. Ci aspettano impegni proibitivi e dobbiamo misurare le forze con saggezza”.