Ciclismo: Milano-Sanremo
Sboccia la Classicissima dei Campioni
di Giovanni Labanca
Pogacar è già nel mirino di Van Aert, almeno nel pensiero fisso di una gara, la 113^, che è ritenuta, da tutti, un vero Mondiale. È la più lunga con i suoi 300 chilometri e anche la più complicata e “curiosa “ nel suo percorso, pianeggiante da Milano per 250 chilometri, fino alle salite, chiamiamole così, che saranno giudici severi degli affamati aspiranti al primo posto del podio di via Roma.
Le novità ci sono e anche le sorprese tra le presenze dei corridori più attesi. La prima è la partenza “Scenica” che da piazza Castello è stata riportata al rinnovato tempio del ciclismo, il vecchio velodromo Vigorelli, oggi intitolato all’otto volte campione del mondo Antonio Maspes, dove è passata tanta storia, compreso l’unico concerto dei Beatles, e poi il record dell’ora dell’airone Fausto Coppi, il 7 novembre del 1942, in piena guerra e a spalti vuoti seguiti da quelli di Jaques Anquetil,1955 e Francesco Moser, che abbiamo avuto la fortuna di seguire a fianco del grande collega Adriano De Zan, su una pista completamente rifatta dai paesani di Moser, con l’originale legno del Trentino. Altra storia.
Ora è pronta la nostra bicicletta, ultimo grido, per scoprire cosa ci riserva una gara che tutti vorrebbero vincere e che tanti hanno perso per un centimetro. Scarogna. I corridori hanno già fatto la punzonatura dove Maspes e Gaiardoni hanno fatto sprint e surplace indimenticabili e tante Sei Giorni che hanno visto sfilare sponsor facoltosi e dive di ogni genere, compresa Cicciolina, chi non se la ricorda, compreso chi vi scrive, ospite della Ditta Zonca di Voghera. La partenza ufficiale rimane sempre in via Chiesa Rossa sul Naviglio pavese, alle nove in punto. I primi a prendere il largo saranno, come succede da sempre, i più giovani, desiderosi di mettersi in mostra, visto che ora la RAI, brava, trasmette la corsa dal primo centimetro all’ultimo. Per strada il solito saluto dei tanti appassionati
farà da cornice e incitamento dei competitori fin sotto il Turchino, Capo Mele, Capo Cerva, Capo Berta, Cipressa, Poggio, vale a dire le asperità del percorso originale, quello più transitato in oltre cento anni di storia. Bella sorpresa.
Andiamo, ora, alla parte più bollente: la lista dei partecipanti che, purtroppo, vedrà tanti assenti importanti per colpa delle recenti Tirreno-Adriatico e Parigi-Nizza. L’attesissimo Tadej Pogcar sarà in prima fila. Lo sloveno, che non si è affatto riposato in questo mese, correndo e vincendo l’AUE Tour, le Strade Bianche ela Tirreno-Adriatico parte come netto favorito, atteso dall’altro fuoriclasse Wourt van Aert.
Attenzione ai velocisti, dopo aver visto le lotte sui Poggi tra i grandi favoriti, potrebbe spuntare Calleb Ewan, in buone condizioni e vincitore a Terni, come pure Philippe Gilbert, che non ha ancora vinto una Milano-Sanremo, ma vanta ben due piazzamenti, secondo in via Roma nel 2018, dopo Nibali e lo scorso anno, battuto da Jasper Stuyven. Una delle rinunce eccellenti è quella di Alaphilippe, quella di Vincenzo Nibali, in netto calo di forma. Sonny Colbrelli. Attenti a Van Avermaet, Jasper Philipsen, ma soprattutto a Primoz Roglic e Wout van Aert. All’ultimo momento è stata data per certa anche la partenza dell’olandese Mathieu Van der Poel.
Gli italiani presenti, tra i più in forma, Gianni Moscon, Fabio Fellini, Manuele Boaro, Leonardo Basso, Davide Martinelli, Alessandro Covi, Davide Formolo e Diego Ulissi. Assente Matteo Trentin per caduta alla Parigi-Nizza.
Non ci resta che attendere e sapremo il nome della più attesa gara di primavera.