Un derby d’Italia da brivido
Juventus-Inter, chi perde è fuori dai giochi
di Pier Carlo Fantini Forneris
Sono trascorsi alcuni giorni, ma la sensazione che ciò che è successo a Palermo e quindi la cocente eliminazione della nazionale italiana dal campionato del mondo di Qatar 2022 sia un film già visto lo pensiamo tutti e non solo perché è la seconda volta di seguito che non ci qualifichiamo, ma perché è la forte crisi che vive tutto il nostro movimento calcistico che ormai da anni non scopre più talenti. Le società nelle rispettive categorie non si impegnano nel fare crescere i giovani e quindi non investono nel il loro futuro. Mancini ha fatto tutto il possibile e forse anche di più. I risultati nelle coppe europee, vittoria all’Europeo a parte, sono lo specchio di questo malessere. Il campionato riprende questa settimana con incontri fondamentali per la
classifica di alcune squadre di testa. Il derby d’Italia, Juventus-Inter è l’immagine e il profumo di un calcio che negli ultimi anni è cambiato, sia perché il pubblico si è allontanato e la televisione ha riguadagnato il suo spazio, e le stesse squadre in parte hanno capito che fare grossi acquisti non assicura il raggiungimento di certi risultati. Domani all’Allianz Stadium si ripropone un match dai molteplici duelli e su tutti, vedere all’opera il serbo Vlahovic che troverà il muro difensivo granitico di Milan Skriniar e di Marcello Brozivic, ma anche la velocità di Lautaro Martinez e di Edin Dzeko che in questo campionato hanno fatto vedere cose eccellenti. I bianconeri a Torino hanno dalla loro i risultati che li vedono vittoriosi per 61 volte e con solo 10 sconfitte. Negli ultimi due anni Juan Cadrado è stato decisivo sia nella scorsa stagione che alcuni anni prima con due marcature da campione. Gli allenamenti mattutini, con la Pro Sesto in particolare, hanno fatto rientrare in squadra Zakaria e Alex Sandro. Il caso Dybala invece è forse in dirittura d’arrivò a Madrid con l’Atletico del Ciolo Simeone.