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Giro delle Fiandre 2022 – via alla campagna del Nord

Da Anversa a Oudernaarde, 273 km di fango e freddo, si corre la 106° edizione

Giro delle Fiandre 2022 – via alla campagna del Nord

Da Anversa a Oudernaarde, 273 km di fango e freddo, si corre la 106° edizione

di Giovanni Labanca

Oggi Anversa ci accoglie più placida del solito .dorme sulla Schelda,con i suoi 600,000 abitanti e i suoi tesori architettonici,in primis la stupenda Cattedrale.Possono subire tranquilli l’assalto dei numerosi turisti,che non si faranno sfuggire la ghiotta occasione di visitare le botteghe dei più sfavillanti  diamanti,visto che ne è la capitale,in tutti  i sensi. Non ci accoglie con  il solito vento pungente,ma 4° sono, per noi, considerata la latitudine,una quasi normalità. Siamo arrivati molto presto, con l’intento di goderne,da appassionati giornalisti, le belle stradine,i negozi,ammirarne l’architettura  fiamminga e rinascimentale,con la piazza centrale,la Grote Markt,visitare la casa di Peter Paul Rubens,del ‘500,le cui stanze sono diventate un gran museo,dove sono esposte le più belle opere del pittore barocco-fiammingo. Insomma, dare un occhiata in giro, prima di tuffarci nel lavoro e per i muri. Insolitamente non lo si può fare,ma con tanto di permesso delle Autorità della corsa, possiamo percorrere una buona parte del percorso. grazie alla cortesia di un collega belga, di origine italiana. Ci offre una una colazione adatta al posto. Glie ne siamo grati, come del resto del gran piacere di essersi prestato per la ricognizione di quello che sarà,poche ore più tardi,il primo teatro del Nord ad ospitare una delle corse più classiche e dure del panorama internazionale. Dal sole di Nizza e di San Remo ai Muri e al Pavè di queste terre di campagna ci vorrà coraggio e tanto. I corridori lo sanno e se ne stanno al caldo,sotto le mani dei massaggiatori.

E’ una delle corse più attese dell’anno. Il Giro delle Fiandre è l’inizio della ricca campagna del Nord, dopo i primi botti della Gand Wevelgem, con la Roubaix in vista. Sarà il Fiandre più lungo dal 1998 a oggi con ben 18 muri e 7 tratti di pavé. Una corsa dura, durissima,con spettacolo assicurato.

Corsa esagerata, con partenza da Anversa alle 10,18  e arrivo a Oudenaarde con ben 18 muri e 7 tratti di pavè.

La prima  parte della gara, circa 110 chilometri, sarà abbastanza facile, per poi  entrare nei circuiti finali.

I Muri, una parola che incute timore solo al pensarci. Noi ci siamo spaventati solo a vederli da sotto e in prospettiva. vi assicuriamo che è più comodo starsene in macchina e descriverne le asperità in un bell’articolo.

Il primo muro, sono tutti abbondantemente innevati,che darà il via allo spettacolo, sarà il Vecchio Kwaremont, 1.5 chilometri di pavè all’11% di pendenza massima. Prosegue la sequenza di muri, il terzo sarà l’Achterberg, che apre il secondo circuito al chilometro 153, in un segmento di corsa che prevede 10 dei 18 muri totali e che avrà la sua fine con i passaggi sul Kwaremont e sul Paterberg. Con la speranza che non nevichi o non piova, Gran finale dal chilometro 220 di corsa, dopo che i corridori avranno 12 muri alle spalle.

Giro delle Fiandre, il percorso
Giro delle Fiandre, il percorso

Si parte con il Koppenberg, 600 metri duri con pendenze anche del 20%, a seguire ci sarà il Kruisberg, altri 600 metri, con pendenza massima del 10%, per arrivare all’ultima accoppiata Kwaremont-Paterberg, quest’ultimo misura 360 metri con pendenza massima del 20%. Mancheranno  13 chilometri al traguardo fatti sostanzialmente di pianura e leggera discesa. Rettilineo finale ad Oudernaarde in leggera salita.

Dopo uno sguardo di intesa, con il collega belga, ci prefiguriamo che faccia avranno gli eroi dello sterrato;saranno irriconoscibili. Ci siamo stancati solo a vederli quei casolari perduti nella nebbia e nella verde campagna belga, teatro di ben altre battaglie clamorose.

Arrivati al traguardo, senza una goccia di sudore,guardiamo bene il finish e preferiamo rifocillarci con una squisita bevanda calda in fondo ,le Fiandre le abbiamo vinte noi. Ringraziamo l’amico collega di averci fornito questa meravigliosa opportunità e filiamo subito in albergo,rifugio sicuro, con l’ascensore per scalare i Muri.

Favoriti

L’edizione scorsa è stata vinta da Kasper Asgreen, che sarà tra i favoriti ,considerando il forfait di Van Aert per malattia,  Mathieu Van der Poel, ma attenzione anche a Sep Vanmarcke, Jasper Stuyven ,Mads  Pedersen Greg Van Avermaet, tutti in top ten l’anno scorso. Il più temuto è sicuramente  Tadej Pogacar, che si cimenterà su una gara non proprio adatta alle sue caratteristiche. Per l’Italia occhi su Alberto Bettiol, vincitore 2019 ma reduce dal Covid, e Gianni Moscon. E  Bettini.Gli Italiani hanno salito il gradino più alti del podio per ben 11 volte,ma quest’anno avranno poche probabilità di entrare nella storia del Monumento delle Fiandre.