Sono un vecchio ottantottenne ed ho il piacere e l’onore di conoscere la signora Severa. Lei pensando che ne valesse la pena mi ha chiesto il mio rapporto con il calcio. Rimase molto stupita che le rivelassi di avere assistito in tutta la mia lunga vita ad una sola partita. Correvano gli anni ’60, invitato dall’autista di mio cugino (Emiliano Rumor allora Ministro dell’interno del governo Leone) assistetti alla partita Roma-Lazio o viceversa, seppi dopo che si trattava di un derby. A quei tempi non esistevano le curve né settori isolati per evitare atti violenti. Lo stadio aveva un unico settore e il pubblico era distribuito senza criteri cosicché il laziale era vicino al romanista . Mi ricordo che, invece di guardare il campo di calcio, stetti per tutta la dura dell’incontro a guardare il pubblico romano che si ingiuriava, si accapigliava, si strattonava urlando frasi irripetibili. Era come assistere ad una commedia romana con Aldo Fabrizi e la sora Lella. Pensando a tutti gli sportivi che saranno questa sera allo stadio di Milano per il derby tra Milan e Inter, realizzo quanto io sia fuori da tanto entusiasmo sportivo e lontano dalla gioia degli spettatori. Beati loro. Io sono troppo vecchio per poter recuperare il tempo perduto. Se penso al Milan, so solo che era di Berlusconi e che forse tornerà a ricomprarlo.
Ricordo che ai miei tempi, quando lavoravo per Radio Montecarlo, ho premiato Paolo Rossi quando giocava nel Vicenza con il trofeo “Radio Montecarlo” quale calciatore più simpatico. Si trattava di un premio che abbracciava più settori portandoci in precedenza a Roma per premiare il presidente del consiglio Emilio Colombo, in Vaticano per premiare Paolo VI, al Sistina, sempre di Roma, per premiare Massimo Ranieri etc. Queste sono le mie esperienze che nulla hanno in comune con il mondo del calcio. Nonostante la mia poca passione per questo sport, la mia vita professionale sovente mi ha portato ad incontrare comunque personaggi del mondo del pallone come Helenio Herrera ecc
L’Inter è di Torino? Mi correggono con pietà, vista l’età e l’ignoranza. L’Inter ha i colori bianconeri, biancorosso è il Vicenza mentre nero e rosso è il Milan. L’orrore dimostrato nella non conoscenza dell’Inter ha sconvolto i presenti. Sandro Mazzola so essere un calciatore, mi mostrano una sua foto e scopro i colori nerazzurri. So anche dell’ aereo caduto nel ’49 su Superga con l’intera squadra di calcio del Toro e quindi Valentino Mazzola padre di Sandro. Molto poco, me ne rendo conto, ma non ho altri elementi riferiti a questo sport. So anche che in campo scendono 12 calciatori per squadra, un arbitro, il portiere e i guardialinee. Auguri a tutti gli sportivi e che vinca la squadra migliore.
Giovanni Rumor
Derby a tutte le età
Un intruso del calcio