L’ultima giornata sancisce la fine della stagione di tutte le squadre di Serie A. Si tireranno le somme di molte squadre, molte delusioni e qualche sorpresa, qualcuno attesa. E’ facile dire che la palma delle peggiori va alle milanesi, che sono state il grave problema della credibilità di questo calcio. Per ragioni diverse, senza dubbio. Lazio e Roma vanno di conseguenza, anche se i biancocelesti salvano la loro stagione con la vittoria della Coppa Italia. E’ piaciuta anche la stagione del Torino, un po’ meno quella della Sampdoria. La Fiorentina sta rischiando la retrocessione, togliendo qualsiasi incertezza su un giudizio benevolo: il disastro è dietro l’angolo, dopo un buon inizio. Una sua caduta in Serie B avrebbe dell’incredibile. Complimenti al Bologna, ma soprattutto a Mihajlovic che è riuscito a trasformare un’armata Brancaleone in una vera squadra che in piena zona retrocessione è riuscita a reagire conquistando la salvezza una giornata prima della conclusione del campionato. “Last but not least”, ultima ma non meno importante l’Atalanta, che ha fatto una stagione straordinaria, se non fosse altro che per quella continuità che è riuscita ad avere, nonostante abbia iniziato la stagione prima di tutti. Chapeau! A dirla tutti è quella che merita più di tutti l’ingresso in Champions. Lo facesse da terza scriverebbe un altro record: mai così in alto in Serie A. Torniamo a bomba. Parlavamo di grave problema del calcio italiano che si identifica con le milanesi. All’inizio della corsa l’Inter veniva candidata all’anti-Juve, bestemmiando sicuramente, visto quello che poi è successo. Il Milan, subito dietro ha avuto difficoltà, anche strutturali oltre che tecniche, ma con poca chiarezza alla base. Una delle due rischia di non andarci e questo sarebbe un dramma. Per i nerazzurri sarebbe un fallimento, per i rossoneri una delusione tremenda. La squadra di Spalletti ha sciupato un vantaggio di sei punti sulla quinta, dilapidati in poche settimane, con una caduta verticale. Partite da dimenticare, poche vittorie casalinghe, tecnicamente rivedibili. Ora c’è l’Empoli. Molti si preoccupano. Cartina di Tornasole per farvi capire che la tecnica e la forza non c’entra nulla. La testa farà la differenza. Sperando che l’Inter non la perda.
di Beppe Vigani