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Zlatan Ibrahimovic: il grande ritorno

C’è ancora aria di festa nei Milan Club, sia per il Natale ed il Capodanno appena passati, che altre feste si aggiungono a quelle trascorse per l’arrivo a Milanello del drago, di Zlatan Ibrahimovic. La depressa schiera rossonera, caduta nel più assoluto sconforto, non ne poteva più e ha rovesciato sulla squadra e società i commenti più arrabbiati ed ironici che si potessero mai immaginare. Maldini e Boban sempre più nel mirino della impaziente tifoseria rossonera, alla quale non par vero aver visto il Milan fatto a fettine a Bergamo dai baldanzosi ragazzi di Gasperini. Elettroencefalogramma piatto, la pazienza finita sotto i piedi, con lo sfottò dei cugini e di altre tifoserie, che già andavano presagendo un altro spettro chiamato serie B.
L’affare con il riottoso svedese è stato in forse fino alla fine, per le esigenze dell’attaccante più chiacchierato del globo. Ora, finalmente, è stato vestito a strisce rossonere e, con ogni probabilità, scenderà in campo contro la Sampdoria.
Sentiamo cosa ne pensano i tifosi, promettendovi di fornire un’ampia panoramica delle feste dei Club sul prossimo numero.
Cominciamo dalla dolce Sardegna, dal Milan Club “Franco Baresi” di Sassari, da dove tuona la voce de presidente Canu. “Finalmente una scossa. Ne siamo contenti, ma non crediamo che sia abbastanza per ribaltare la situazione, perchè ci sono da rivedere gli schemi che dovranno avere come finalità il piedone dello svedese. In area devono arrivare palloni su palloni e anche in un certo modo, se lo svedese li deve trasformare in rete. Al di là di questo, rimaniamo ancora scettici sulla squadra che va totalmente ripensata per l’anno prossimo. Quest’anno ci andrebbe bene anche un posticino in Europa League, visto che quelli per la Champions sembrano già assegnati. Confidiamo in meglio. Auguri a tutti i Club rossoneri e, sportivamente, a tutti i tifosi di calcio”. Chiaro come il mare cristallino della Gallura, il commento dalla terra dei Nuraghi, che rappresenta anche gli altri dell’isola.
I Milan club del continente sono arrabbiati anche loro e ce lo dicono senza mezzi termini. In Lombardia, Veneto, dalle Marche ed anche dal Sud si fanno sentire le lamentele e le speranze di un cambiamento di rotta. Il Milan Club “Barona”, quello della tifoseria semplice, non fa salti di gioia, anche se si accontenta, ovviamente, dell’arrivo dello svedese, cui chiedono saggezza e sobrietà, con la concretezza del centravanti. Deve solo segnare e tenere in armonia lo spogliatoio depresso e sfiduciato. Hanno fiducia i ragazzi della periferia milanese, ma rivogliono un piano per il futuro, che sia degno del Milan di un tempo.
Dall’altro capo dell’Italia, in Lucania, per esempio, al Milan Club “Pippo Inzaghi” di Lauria, la tifoseria ha smesso di credere ai miracoli e l’arrivo di Ibra porta maggiore serenità per la stagione corrente, ma senza farsi troppe illusioni. Credono nella rimonta, ma non alle favole. La stessa cosa ci dicono dall’altro Milan Club lucano, il “Lucio D’Angelo” di Rionero in Vulture, terra dell’Aglianico con cui Ulisse stese quell’ingenuo di Polifemo. Virgilio Ricciardi, il presidentissimo, ci conferma il ritrovato ottimismo, ma nemmeno lui si accontenta di questa momentanea pezza ad un vestito lacerato per troppo incompetenze. Ci vuole gente di carattere e giocatori veri, che facciano tornare la voglia di andare a San Siro, come si faceva una volta.
La Trinacria brulica di Milan Club. Abbiamo scelto quello di Caltagirone, nato nel 1996, tra i più longevi ed accaniti. Hanno seguito il Milan finanche in Giappone, segno del loro grande attaccamento alla squadra. Il presidente non ha esitazioni “Siamo contenti dell’arrivo di Ibrahimovic e crediamo che la sua presenza si farà sentire in modo determinante, se la squadra verrà adeguata alle sue caratteristiche, altrimenti non cambierà niente, come dire che una rondine non fa mai primavera. Da Caltagirone rinnoviamo il massimo sostegno a squadra e dirigenza, ma Maldini e Boban farebbero meglio a darsi da fare e a portare in società gente competente, dal fiuto fine. Il 2020 dovrà essere l’anno della preparazione ad una nuova stagione. Auguri a tutti”.
Risaliamo la Penisola, per concludere questa mini inchiesta fermandoci nella bella Ancona, dove dal 1984 opera in modo esemplare, uno dei sodalizi rossoneri più attivi, con più di cento iscritti e simpatizzanti da tutta la regione. Il direttivo al completo, riunito per il consuntivo dell’anno appena passato, ci fa sapere due cose: la contentezza per l”ingaggio di Ibrahimovic e la richiesta di una totale rivoluzione nella società stessa con uomini competenti e dal fiuto buono. Di pannicelli caldi non ne vogliono sapere, se non accompagnati da pezzi forti, considerando che lo svedese comincia ad avere i suoi anni e va perdendo il suo smalto e la “vis pugnandi”, colpa del tempo che passa anche per lui. E’ rinnovata la fiducia, ma anche questa ha i suoi paletti. Capito?
Più o meno, le stesse risposte quelle avute dai Milan Club “Rino Gattuso” di Corigliano Calabro, Venosa, Francavilla al Mare, Gravina di Puglia, Novara, Viareggio, Fermo e Pesaro Urbino, Isola di Capri e Ischia.
Un bel giretto, insomma, per tastare, come si dice in gergo, il polso alla tifoseria, che è, in conclusione, quella che conta e Stadio5, puntuale come sempre, si presta al suo servizio con particolare attenzione con questa apposita ed apprezzata rubrica.
di Giovanni Labanca