Terminato il processo di impeachment
Trump festeggia la vittoria
di Marjlja Bisceglia
La scorsa settimana si è tenuta la votazione finale sull’impeachment del Presidente Donald Trump conclusasi, come tutti si aspettavano, in una assoluzione. Le accuse dell’impeachment sono di abuso di potere e ostruzione ai lavori del congresso, in particolare, il Presidente avrebbe utilizzato i suoi poteri per discreditare un potenziale candidato alle future elezioni, Joe Biden, ed assicurarsi un secondo mandato. In dettaglio, il Presidente Turmp avrebbe chiesto a Zelensky, Presidente ucraino, di avviare un’indagine per corruzione nei confronti di Hunter Biden, figlio di Joe Biden, sotto la minaccia di cessare gli aiuti economici al Paese. Attualmente Biden non sarebbe più un rivale politico, poiché figure come Bernie Sanders e Pete Buttigieg sono favorite come candidati per il fronte democratico, ma la mossa di Trump è stata considerata un abuso di potere. Il voto finale contrario all’impeachment di Trump non sorprende, inaspettato è però il voto a favore del repubblicano Mitt Romney, quest’ultimo aveva già avuto degli scontri col presidente nel passato, ma questa mossa ha causato la probabile fine di una promettente carriera nel partito. Romney ha spiegato le ragioni del suo voto, unico voto favorevole all’impeachment del Partito Repubblicano, dichiarando in un discorso di aver una morale forte e dover restar fedele ai suoi ideali, facendo anche riferimento alla religione e alla sua fede. Trump ha immediatamente chiesto alla leader del Partito di espellere Romney, scontrandosi inoltre col discorso tenuto da Romney, dichiarando di non apprezzare le persone che utilizzano la fede per giustificare atti consapevolmente sbagliati. Inoltre, nonostante la scelta di Romney sia sostenuta dai democratici, la destra si è schierata interamente contro il promettente politico. Un altro elemento di questo processo che fa discutere è l’assenza di testimoni a sostegno dell’accusa, come ad esempio l’ex consigliere per la sicurezza di Trump John Bolton a cui è stato impedito di partecipare al processo. Sin dall’inizio era infatti chiaro il risultato del processo, anche Trump si era mostrato sicuro della fedeltà del suo partito ma è interessante fare un confronto tra l’attuale Presidente e Bill Clinton, a sua volta protagonista di un processo di impeachment nel 1999. Se Clinton era stato a sua volta accusato di spergiuro e ostruzione alla giustizia, a causa di una denuncia per molestie sessuali, il processo era terminato con lo stesso risultato ma la reazione del Presidente è stata di chiedere umilmente perdono al popolo americano e al Congresso. Trump invece ha celebrato la vittoria e ha chiesto scusa solamente alla propria famiglia.