La gioia a metà, dal Derby al Napoli
L’Inter a tratti confusa e il Milan non può concedere nulla
di Sandro Mazzola
Com’è strana la vita. Vinci un derby meraviglioso e ne hai immenso piacere per come è stata raggiunta una vittoria che sembrava impossibile, visto lo 0-2 del primo tempo. L’Inter, poi è venuta fuori e ne ha rifilato ben quattro ai cugini rossoneri, annichiliti difronte alla squadra che vorremmo vedere continua e sempre concentrata, dominare un Diavolo con forza, per la grande gioia dei 77 mila che assiepati sugli spalti a fare un tifo di quelli che viene chiamato il dodicesimo uomo. Speravo che l’effetto derby fosse durato fino a mercoledì sera, con la tanto auspicata vittoria, in semifinale di Coppa Italia, contro il Napoli che, al San Paolo, il Lecce aveva dominato battendolo per 3-2. Squadra disfatta che dava tante chance ai nerazzurri, per ripetere la bella prestazione di domenica e volare via verso la vincente tra Milan e Juventus, nell’altra semifinale. Per il momento si sono divise la posta a San Siro, con la Juve che recupera i rossoneri con un discutibile rigore. Niente di tutto questo è successo. Contro il Napoli avevano tutte le gambe pesanti ed il cervello leggermente appannato ed il Napoli ha saputo ben imbrigliare le poche idee dei nerazzurri, che non sono stati capaci di trovare il colpo finale per vincere la partita. La squadra di Gattuso, addirittura, ha fatto suo l’incontro con un gran gol di Fabian Ruiz, con un magico tiro a giro, dopo aver saltato, come birilli, tre frastornati difensori, contro cui è stato inutile e plateale il volo del secondo Daniele Padelli, mai sicuro nelle due prestazioni che lo hanno visto titolare. E così, la malinconia e la rabbia hanno fatto presto a cancellare una domenica felice e brillante. Sono sicuro che i nerazzurri al ritorno sapranno rimontare, ma prima devono pensare, eccome, alla partita di stasera con la Lazio, sua diretta antagonista per un posto di prestigio, se non addirittura per una corsa testa a testa con la Juve, per la volata scudetto. La squadra di Inzaghi è un fulmine continuo e non vuol saperne di fermarsi. Dovesse battere anche l’Inter, metterebbe una seria ipoteca almeno sul secondo posto. Ci divertiremo di sicuro, fino alla fine del restante girone di ritorno perché la Juventus è imprevedibile.
Dobbiamo tenere conto, nella lotta per il quarto posto della indomita Atalanta, che non finisce mai di stupire e non sarebbe cosa impossibile ritrovarla tra le prime quattro, anche se c’è dare un’occhiata alla Roma che sembra voler fare chissà cosa, ma poi si perde sul più bello, infatti ha perso lo scontro diretto con la Dea.
Non posso non segnalare la partita di San Siro Milan-Torino, tra due squadre che devono recuperare i risultati negativi e una situazione che le vede smarrite. Il Toro, quel mio caro Torino, ha cambiato allenatore, con la speranza che ciò possa portare sotto la Mole una scossa nuova, gioievole all’ambiente abbastanza depresso. Tutto sommato, assisteremo a partite piene di interesse, ciò che fa bene al calcio, che ne ha tanto bisogno. Sulle continue discussioni sul VAR è meglio sorvolare, per tanti motivi: nessuno avrebbe mai del tutto ragione.