Gli interisti di FACEBOOK
di Giovanni Labanca
La notte è passata e lascia il posto ad un alba triste e uggiosa su Milano e, soprattutto, sulle speranze dei tifosi nerazzurri, quelli rientrati in città con un sacco pieno di delusioni e quelli che ancora, giustamente, parano il colpo e si rifugiano nel classico invito “Amala”, riferita, logicamente, alla Beneamata. I pensieri della notte, dopo lo schiaffone preso dalla Lazio, diventano veleno puro, cicuta come quella di Socrate, per dire che l’amaro in bocca è tanto, se lo si paragona ai diecimila e passa bauscia che hanno affollato una buona fetta dell’Olimpico, cosa che fa onore a tifosi veri e appassionati, a tal punto da non lasciare mai soli i propri impauriti beniamini nel catino romano.
C’è un aspetto che ci viene, stamattina, di prendere in considerazione, cosa che finora non è stata mai fatta: è il modo nascosto di Facebook che diventa il confessionale postpartita di tutti i commenti su quello che è successo in campo. I commenti, ovviamente cambiano e seguono l’umore, buono o cattivo che sia, di chi ha sofferto davanti ad un televisore o direttamente sugli umidi spalti di una nottata romana.
Noi, interisti e minatori di FB al tempo stesso, ci siamo presi la briga di leggere quelli dei club più grandi, partecipando anche al dibattito. Credetemi, è un bel lavoro psicologico che ti fa capire tante cose, prima fra tutte che la speranza è l’ultima a morire.
I più famosi siti sono Penisola nerazzurra, condotta da Mario Gringos che risponde a tutti i commenti che gli arrivano; Inter Potente, con Sandro Biscione che ne tiene bene in pugno le redini e con tanta pazienza gioca a ping pong con i tifosi che scrivono; Pazzi di Inter, altro rifugio di lamenti e proposte; Tifo Inter, tra i più frequentati; Veri Interisti, che fa capo a Pietro Gallenzi dei Templari. Ce ne sono, per la verità tanti altri e non è il caso di fare il lungo elenco perchè la sostanza e l’impostazione resta la stessa.
Abbiamo letto, finora, i commenti di questi citati, che rispecchiano gli umori generali, sempre riferiti alla brutta partita di ieri notte dell’Inter, contro la Lazio. Attenzione, cari lettori, sono gli umori del popolo pagante, di cui qualcuno in società non può e non deve ignorare assolutamente.
La maggior parte butta veleno sulla difesa, sul portierone che si distingue solo per la sua altezza (al mio paese, Terranova di Pollino, lo chiamerebbero “spicazazizz”, dove quest’ultima parola sta per salsiccia e la prima per prendere qualcosa in alto, visto che la salsiccia veniva appesa quasi sotto il soffitto per la giusta maturazione, vicino ai caminetti). Povero portiere, quante rampogne si è tirato addosso, ma se le cerca lui come aveva già fatto contro il Milan. Principale bersaglio del popolo FB è mister Conte da Torino (pensano ancora che sia della Juve). A essere gentile, lo accusano di non saper preparare le partite, di non aver dato ancora una netta fisionomia alla squadra, una ragionevole forza fisica che determina sempre un calo nei novanta minuti e dei cambi sbagliati. Contro la Lazio che correva, l’Inter sembrava allenarsi. Qualcuno ne chiede addirittura le dimissioni, roba da pazzi, ma non sbagliano quando accusano i giovanotti in nerazzurro di scarso impegno, svogliatezza e distrazioni (causa principale dei due gol biancocelesti).
Si va avanti su questi binari, con l’aggiunta delle giustificate proteste dei tifosi da paesi lontani, fanno trasferte costose e stressanti per assistere ad uno spettacolo non proprio decente. Nominiamone qualcuno di questi Inter Club, perché la cronaca lo richiede e loro lo meritano: Coordinamento Inter Club Basilicata, Inter Club Matera, Adelfia, Corigliano Calabro, Senise e Terranova di Pollino, Francavilla sul Sinni, Roccaspinalveti, Torino, Val di Matt, Taranto-Cambiasso, Ruvo di Puglia.
Sono, questi citati, che nelle partite in casa, sono sempre a San Siro. E volete che non siano incazzati (pardon) arrabbiati per quello che vedono in campo?
Tra i tanti commenti, serpeggia pure un filo di rassegnazione, che porta alla considerazione amara che la stagione ormai sia finita, dopo il fallimento in Champions, in Coppa Italia, i tanti pareggi in casa, nonostante siamo stati sempre a ridosso della Juve, altra squadra sulla via del tramonto (meno male).
C’è, in conclusione di questo resoconto assai utile e pure piacevole per chi lo scrive, una bella esortazione che, vuoi o non vuoi, esce in modo prorompente dal cuore nerazzurro: AMALA, sempre e comunque.
Giusto che sia così, nella speranza che qualcosa cambi ed in fretta pure, perché il tifoso del Biscione non è abituato ad aspettare tanti anni un trofeo da mettere in bacheca, nella nuova sede di viale della Liberazione.
Capito mister Conte? Diamoci una bella scossa.