Gianni Mura: un grande giornalista nella redazione dei migliori
di Giovanni Labanca

Stamattina, a Senigallia, ha lasciato questa Terra per raggiungere il cielo il collega Gianni Mura, di Repubblica. Preferisco ricordarlo brevemente come amico. E’ doveroso un caro e sincero ricordo di un amico, tra l’altro bravo interista. Non era l’emblema dell’eleganza, ma prediligeva il velluto dei pantaloni e le comodità dei gilet. Amava, soprattutto, la sua passione di scrivere di calcio, fertile discepolo di Gianni Brera, aveva uno stile impeccabile e asciutto. Eravamo soliti incontrarci, soprattutto, il sabato, quando facevo visita a Carmine, Pasquale e Donato (tre moschettieri di Pietrapertosa), per prendere un buon caffè. Era affabile e bonario e non gli dispiaceva un bicchiere di vino buono. E’ brutto, anche come coetaneo, non saperlo più tra di noi, è un colpo durissimo. Lo ricorderemo sempre con immenso affetto. Ciao Gianni, e ogni tanto stringiti i pantaloni se no ti potrebbero cadere. Con affetto R.I.P.
Sentite condoglianze alla Famiglia da parte della Redazione di Stadio5.