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Non è contestazione politica ma umana

Perché se l’emergenza epidemia è stata pubblicata il 31 gennaio 2020 i provvedimenti sono scattati quasi 1 mese dopo?

Perché se l’emergenza epidemia è stata pubblicata il 31 gennaio 2020 i provvedimenti sono scattati quasi 1 mese dopo? Perché se l’emergenza epidemia è stata pubblicata il 31 gennaio 2020 i provvedimenti sono scattati quasi 1 mese dopo?

Non è contestazione politica ma umana

Perché se l’emergenza epidemia è stata pubblicata il 31 gennaio 2020 i provvedimenti sono scattati quasi 1 mese dopo?

la Redazione

Non vuole essere una contestazione politica, ma questo governo, il Premier Giuseppe Conte in primis, deve spiegare a questa popolazione che mestamente abbraccia la causa chiusa in casa, perché sulla Gazzetta Ufficiale viene pubblicato lo stato d’emergenza per contagio indiscriminato del Covid-19 mentre i provvedimenti, quelli veri, scattano solo dopo circa un mese? Perché non intervenire già dal 1° febbraio quando ci lasciavate tranquillamente in giro liberi di contagiare e contagiarci? Altro interrogativo: Perché, se lo stato di emergenza, sempre G.U. n. 26 del 1-2-2020, è dichiarato per 6 mesi, quindi fino al 31 luglio 2020, a chi vive in isolamento, senza contare le tantissime vittime, e di questo prima o poi dovrete darne conto, avete sospeso i versamenti, non graziati ma sospesi, fino alla data del 31 maggio e non alla data del 31 luglio? Lo stato di emergenza sul suolo italico, firmato da Conte, è dichiarato per 6 mesi ma noi dobbiamo fare i conti col versamento allo Stato di quanto dovuto non appena, ammesso che sia possibile, rimetteremo i piedi fuori. In conclusione, esterno l’unica riflessione possibile: con un minimo di onestà intellettuale e non solo, con un minimo di dovere, per chi ci governa dovrebbe essere un assunto, si sarebbe potuto evitare prima di tutto la strage delle tante vite perse solo perché chi ci governa non ha dato immediatamente l’allerta come da G.U. e, in secondo piano, la catastrofe economica che rivedrà la luce fra qualche anno. Tutto questo perché il 1° febbraio i nostri ministri ci dicevano di uscire tranquillamente senza creare panico perché si trattava di una semplice influenza. Perché non lo chiedete alle oltre 6000 vittime di non farsi prendere dal panico? Siete autori di una strage evitabile o quantomeno contenuta. Ora pensiamo a vincere questa guerra, ma, una volta portata a casa la pelle, bisognerà parlare anche di questo e, se ci sono delle responsabilità, al momento opportuno sarà presentato il conto a chi non ha fatto nulla, o molto poco, per evitare questa strage.