Napoli-Inter, sfida nel deserto
Dopo 23 anni partenopei e nerazzurri tornano a sfidarsi in semifinale al San Paolo senza cori
di Luigi Rubino
Dopo 23 anni, Napoli ed Inter tornano a sfidarsi in una semifinale di Coppa Italia allo stadio San Paolo. La sfida di ritorno (andata 1-0 per il Napoli) certamente non avrà nulla di simile a quella gara disputata nel lontano 1997 al cospetto di uno stadio pieno che consentì ai partenopei, al termine dei rigori (6-5) la doppia finale con il sorprendente Vicenza di Guidolin, vincitore poi della Coppa Nazionale.
Questa volta, causa coronavirus, gli spalti del San Paolo saranno infatti deserti. All’incontro, come recita il protocollo sanitario, ci saranno solo 300 persone, composte in gran parte dai dirigenti delle due squadre, gli addetti ai servizi essenziali e soltanto un numero ristrettissimo di giornalisti in tribuna stampa.
A mordersi le mani in questa occasione saranno soprattutto i tifosi partenopei che dopo la vittoria dell’andata, ci tenevano molto a sostenere la propria squadra, molto vicina alla finale, dopo la vittoria conquistata a San Siro lo scorso 12 febbraio grazie ad un gol dello spagnolo Fabian Ruiz.
Per le due squadre, questa semifinale sarà la prima gara, dopo tre mesi di stop. Un fattore che molto probabilmente inciderà sullo stato di forma dei protagonisti in una gara che potrebbe essere condizionata da mille risvolti, partendo soprattutto da quello psicologico, con lo stadio vuoto e una ripartenza, quella del campionato, che si annuncia abbastanza dura per gli atleti, che dovranno disputare gare a breve distanza l’una dall’altra.
I favori del pronostico certamente vanno alla squadra di Gattuso, che tornerà a schierare il tridente Insigne, Mertens, Callejon, sinonimo di garanzia soprattutto per il tecnico azzurro che non intende farsi sfuggire la finale prestigiosa in programma pochi giorni dopo all’Olimpico, anche perché il Napoli non centra una finale di Coppa Italia dal 3 maggio 2014 quando all’Olimpico di Roma conquistò il trofeo tricolore, battendo la Fiorentina per 3-1 con reti di Insigne (2) e Mertens.
L’Inter, invece, tenterà il grande colpo, anche perché l’intelaiatura di squadra c’è. Il tandem Lautaro-Lukaku ha già sbancato il San Paolo in campionato, regalando la vittoria ai tifosi nerazzurri lo scorso 6 gennaio, giorno della Befana. La grande rimonta, dopo la sconfitta dell’andata, in uno stadio deserto non è impossibile. Importante è provarci. Tra l’undici titolare Conte, che finora non ha ancora vinto una Coppa Italia da allenatore, darà finalmente spazio ad Eriksen. Un’arma in più che per il Napoli potrebbe essere letale.
L’ultima finale conquistata dall’Inter risale alla stagione 2010/2011. Era precisamente il 29 maggio 2011 quando i nerazzurri si aggiudicarono la Coppa, sconfiggendo all’Olimpico il Palermo per 3-1 con reti di Eto’o ( doppietta) e Milito.