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“Apparel Music B-Day 10”, il libro da avere

Tutto nasce dall’idea di ripercorrere in un libro i primi 10 anni del brand di Giuseppe D’Alessandro. Musica, artisti, illustratori, video ed eventi del passato sono in un compendio unico. Che dà vita a un bilancio. Proiettando nel futuro una realtà in pieno sviluppo

Apparel Music B-Day 10 - Giuseppe D'Alessandro Apparel Music B-Day 10 - Giuseppe D'Alessandro

“Apparel Music B-Day 10”, il libro da avere

Tutto nasce dall’idea di ripercorrere in un libro i primi 10 anni del brand di Giuseppe D’Alessandro. Musica, artisti, illustratori, video ed eventi del passato sono in un compendio unico. Che dà vita a un bilancio. Proiettando nel futuro una realtà in pieno sviluppo

di Riccardo Sada

Dopo dieci anni nel settore musicale, Apparel Music dà alla luce la sua casa editrice. Il primo catalogo si chiama Apparel Book e il primo numero è “Apparel Music B-Day10”. Si tratta di oltre 350 pagine, disponibili in formato cartaceo e digitale, che ripercorre il percorso dell’etichetta con musica, immagini, illustrazioni e collaborazioni con artisti di tutto il mondo. Tramite Spotify e utilizzando i codici QR sulle immagini del libro, è possibile rivivere il decennio discografico del brand italiano da esportazione. Non solo: sono stati riuniti, in due vinili, alcuni degli artisti più influenti che hanno preso parte alla realizzazione della storia del marchio di Giuseppe D’Alessandro.

Cover . Apparel Music B-Day 10
Cover . Apparel Music B-Day 10

L’elenco di artisti dietro questo disco rappresenta perfettamente l’anima internazionale della label e racconta del padre dell’iniziativa Kisk sino a Robert Owens, passando per Ivano Tetelepta, Eugène Latumeten, Salary Boy, Tuccillo, Fred P, Chevals, Art Of Tones, la coppia Marcel Vogel e Tim Jules. E a tutto si aggiunge la visione di Marco Fantini, con le sue opere d’arte.

Come e perché è nato “Apparel Music B-Day 10”?

“Guardando arrivare il 2020, mi sono chiesto come sarebbe stato fare un inventario decennale, esplorando un formato nuovo per me: il libro. Sapevo che sarebbe stato bello ma nello stesso tempo faticoso; infatti sono stati necessari più di 8 mesi di ricerca, impaginazioni, traduzioni e selezione degli avvenimenti rilevanti da inserire”.

Chi lo ha pubblicato?

“È nata per l’occasione Apparel Edizioni, che sarà il nuovo contenitore editoriale sia musicale che letterario del brand”.

È il primo di una serie, di una collana?

“Il primo catalogo prende il nome di Apparel Book. Questa collana racchiuderà formati cartacei ed ebook trasversali che cercheranno di far interagire la musica con altri settori quali l’arte, il cinema, la letteratura e ogni forma di contenuto creativo”.

Il libro contiene musica, immagini, parole, storie dei primi dieci anni della label: è un’idea tua o dei fan?

“Un anno fa, quando ho pensato di dedicarmi a questo progetto è stato dapprima per esigenze personali, ma strada facendo ho avuto un ottimo riscontro nei fan e negli addetti al lavoro; lo userò anche come libro di testo nelle mie lezioni di marketing”.

Giuseppe D'Alessandro interno libro Apparel Music B-Day 10
Giuseppe D’Alessandro interno libro Apparel Music B-Day 10

Quale argomento non è stato ancora affrontato in un libro a riguardo del mondo del clubbing?

“Credo che da anni ormai il mondo del clubbing sia stato trattato da varie angolazioni, ma la frontiera dello streaming sta aprendo nuove porte e domande rispetto a quello che sarà un nuovo modo di interagire e monetizzare in questo settore”.

Pensando al mercato odierno, la collocazione di un libro di settore come quello sui dj e il loro mondo, l’ideale sarebbe la versione cartacea o e-book e magari interattiva?

“Credo che sia lo stesso rapporto che c’è tra vinile e digitale. Sono necessari entrambi, dipende dalla necessità di chi ne usufruisce. Di certo toccare con mano una copertina o un disco ci può dare un’emozione completa, un valore più umano, anche se la produzione fisica solleva senza dubbio l’attuale problema dell’inquinamento, e credo che con gli anni bisognerà pensare ad alternative. Amazon e il nostro altro distributore ci consentono però una produzione ‘print on demand’, e perlomeno l’aspetto della sostenibilità e della consapevolezza d’acquisto è tutelato perché viene prodotto solo il materiale richiesto”.

“Apparel Music B-Day 10” contiene dei QR code per risalire velocemente alle tracce? Insomma, lo avresti visto ancora più multimediale?

“Ho pensato che per rendere questo libro interattivo, e così la collana in generale, sarebbe stato necessario far interagire le illustrazioni e le parole con la musica, che resta alla base del nostro brand. Spotify da qualche tempo ha introdotto il QR code delle uscite discografiche, quindi mi è sembrato adeguato inserirli e dar modo di ascoltare facilmente l’uscita di riferimento mentre si legge di cosa tratta o si osserva una copertina. Mi piacerebbe arrivare a trattare anche la realtà aumentata ma ci vuole studio e pazienza”.

È giusto allegare dei cd o chiavette Usb, come gadget, o QR code a un libro?

“Stiamo lavorando a questa idea ma preferisco non svelare i progetti futuri per lasciare un po’ di mistero”.

L’Italia è ferma, rispetto ad altri territori, in fatto di libri sul clubbing?

“Di certo non abbiamo nulla da invidiare agli altri paesi rispetto al concetto di clubbing, ma potremmo impegnarci nell’approfondire questo argomento anche nel formato cartaceo. Forse bisognerebbe scriverli o tradurli in inglese e rendere più appetibile il prodotto anche all’estero”.

“Apparel Music B-Day 10” è un libro costoso: pensi che sia accessibile al target vicino agli amanti della label e dei club, ormai abituati ad avere musica e quanto altro gratuitamente?

“Un libro fotografico di quasi 400 pagine ha di per sé un costo di produzione differente rispetto a un libro classico, in bianco e nero e senza immagini. Questo è un modo per noi di entrare anche nel mondo dei cataloghi d’arte, visto che contiene centinaia di opere di artisti e illustratori di rilievo che abbiamo selezionato e coinvolto sin dall’inizio”.

Apparel Music è una sorta di factory creativa?

“Sì e chi ci segue da sempre sa che vogliamo appartenere a una nicchia del mercato, pur essendo distribuiti e promossi in tutto il mondo. E, come succede da qualche anno con il vinile, stiamo tornando ad aver bisogno di toccare con mano le cose che desideriamo. Dopo aver affittato per anni la musica sul nostro laptop, il vinile ci ha fatto ricordare che la musica è anche un oggetto da collezione, così come il libro non potrà mai essere sostituito dall’ebook. L’emozione che dà lo sfogliare un libro, annusarlo, dedicarlo a qualcuno, è unica”.

Sarebbero utili delle collane economiche nel comparto della musica elettronica?

“Ci sono e ci saranno sempre delle collane economiche. Sono utili essere utili per arrivare a più persone, ma come tutte le cose dipende da che tipo di prodotto si sta facendo. È un po’ come andare al supermercato a caccia di offerte o alla bottega che seleziona i prodotti. È pur vero che il contenuto è importante, ma quando il contenuto si basa sulla propria qualità non si può scendere a compromessi. Meglio meno, ma scelto”.

Cover . Apparel Music B-Day 10
Cover . Apparel Music B-Day 10

“Apparel Music B-Day 10”

Progetto di Giuseppe D’Alessandro

Prefazione: Damir Ivic

Montaggio: Tatiana Carelli

Traduzione: Ludovico Schilling

Copertina: Marco Fantini

Acquisto book: https://apparel-book.lnk.to/001

Pre-order vinile: https://apparel-music.lnk.to/APPAREL002