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Ciclismo: Tirreno -Adriatico

Van der Poel: un marziano a Castelfidardo

Van der Poel, vincitore della quinta tappa Van der Poel, vincitore della quinta tappa

Ciclismo: Tirreno -Adriatico

Van der Poel: un marziano a Castelfidardo

di Giovanni Labanca

Van der Poel costruisce una vittoria con furbizia e arriva solo a Castelfidardo, vestita a festa per il passaggio della carovana. Ha staccato di 10″ Pogacar, terzo Van Aert, quarto Astana, quinto Bernal. Primo degli italiani lo staccatissimo Nibali, a 4’20”. Che tappa ragazzi. Roba da marziani delle due ruote che fino all’ultimo muro al 18% ha tenuto tutti con il fiato sospeso, ma l’asso olandese ha saputo resistere alla rimonta di Pogacar, che in cuor suo, sperava di acciuffare il “fuggitivo” negli ultimi metri.

La volata vincente di Van der Poel
La volata vincente di Van der Poel

Tentativo fallito. Il vincitore, visto lo spuntare, dopo l’ultimo poggio, come un fantasma, ha dato fondo alle sue ultime forze, per alzare le braccia al cielo e vincere  la tappa, per crollare, subito dopo, a terra stremato. Niente paura, normale amministrazione alla fine di una frazione sferzata da vento e pioggia dal principio alla  fine, manco se fosse una classica delle Ardenne.  “Mi sentivo completamente vuoto negli ultimi chilometri. Sapevo che Pogacar  si stava avvicinando in modo pericoloso,ma, date le condizioni pessime del tempo, non riuscivo a sentire l’ammiraglia. Volevo solo arrivare al traguardo il più velocemente possibile. Sono contento della vittoria. Ho attaccato da lontano perché avevo freddo e mi sentivo bene, almeno fino a 20 km dal traguardo. Una vittoria che mi dà altra forza, per un finale ancora più difficile, soprattutto con la cronometro conclusiva“. La Maglia Azzurra Tadej Pogacar, contento ma stanco anche lui, ha detto ai cronisti “Quando ho visto Wourt Van Aert in difficoltà ho attaccato per cercare di guadagnare quanto più tempo in classifica. Non pensavo che sarei quasi arrivato a prendere de Poel. Sono contento del vantaggio che ho su van Aert , alla vigilia della tappa di domani e della cronometro del finale“. Il vincitore di questa frazione, che qualcuno ha definito, non a torto, epica, sembrava un cane affamato con il suo panino in bocca, senza poterlo mangiare, visto che si era accorto che il gruppo si disinteressava della corsa. Non pensava alla fuga, data la lontananza del traguardo. Via via, però, si è convinto di poter tentare il colpaccio che, alla fine, gli è riuscito tra l’incredulità generale. Grandi corridori, tutti giovani che hanno soppiantato il passato, sia nel modo di correre, sia nell’atteggiamento contro le avversità ambientali che non fermano più nessuno. Vederlo salire, aumentare il vantaggio e poi difenderlo dall’altro indemoniato Pogacar è stato uno spettacolo, che questa classica dei Due Mari meritava per come è stata preparata ed accolta. 209 chilometri di ciclismo nuovo, adatto ai temerari e alle nuove leve, che si affacciano alla ribalta. Questa la classifica. 1) Vander Poel (UAE- Team – Emirates); 2) Wourt van Aert (Team Jumbo Visma) a 1’15”; 3) Michel Landa (Baharain-Victoriu) a 3’00. Domani sesta tappa, da Castelraimondo a Lido di Fermo, 169 chilometri.