Domani si corre la 54esima Amstel Gold Race, tra le Ardenne
di Giovanni Labanca
La chiamano la “Classica della Birra” ed è una delle corse che infiammano l’animo dei corridori e degli appassionati di ciclismo, nel mese di aprile. È una delle cinque di primavera che si corre nei Paesi Bassi, tra le colline delle Ardenne, tra saliscendi, pavé, strappi e muri che hanno dell’impossibile. Saltata la Parigi Roubaix per motivi legati alla pandemia, sarà la corsa che richiamerà il grande interesse del ciclismo mondiale, visto che saranno chiamati all’appello i pezzi da novanta del momento, di gente che corre per il titolo mondiale e una buona fetta di soldi, ovviamente.
Il percorso sarà di 218 chilometri, in un circuito di 17 chilometri da ripetere 12 volte. Tre le salite terribili da affrontare, il Geulhemmerberb, il Bemelerberg e il Cauberg, il vero simbolo della gara. Partenza ed arrivo a Valkenburg, sullo stesso traguardo del finish del campionato del 2012.
Il detentore del titolo è Matihieu van der Poel che, desideroso di sacrosanto riposo, dopo il giro delle Fiandre, vinto da Kasper Asgreen, non sarà alla partenza di Valkenburg, famosa città che ha ospitato tre edizioni dei campionati mondiali nel1979, 1988 e 2012. Va segnalata anche la sezione femminile, ovviamente con un percorso più leggero di 116 chilometri. Vista l’assenza forzata di Mathieu van der Pole, i favoriti sono gli stessi che finora si sono battuti nelle precedenti classiche e cioè Wout Van Aert (Jumbo-Visma), Julian Alaphilipp (Deceuninck-Quik Step), Promoz Roglic, che ha promesso un appoggio a Van Aert, Alejandro Valverde, Marc Hirschi, Richard Carapaz, DylanTeuns. Da tenere d’occhio anche gli italiani Matteo Trentin (UAE Team Emirate), Alberto Bettiol, (EF Education Nippo) Sonny Corbelli, Alessandro De Marchi (Israel Start-UP Nation, al debutto stagionale nelle corse del Nord), Mattia Cattaneo, Stefano Oldani, Samuele Battistella, Lorenzo Rota, Simone Velasco, Cesare Benedetti e Cristian Baragli.
Mancherà l’atteso Nibali, caduto la settimana scorsa, durante un allenamento. L’ultimo italiano a vincere questa gara è stato Enrico Gasparotto nel 2016.
A parte i campioni, c’è da notare la presenza di tanti giovani che hanno scelto proprio queste corse per farsi la gamba, come si dice, e prendere confidenza con la parte più dura del ciclismo. Sarà un’esperienza dura, ma redditizia.
Prossime gare La Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi che chiuderà la Campagna del grande Nord, per passare nelle pianure dei Giri.
Cercare di farsi dare un pronostico è stato difficile.Tutti possono vincere dei soliti noti, ma le salite e le discese sono sempre più impegnative e, se ci mettiamo anche vento e pioggia, per affrontarle ci vuole forza. Voi chi preferireste?
