Ronaldo o Dybala, chi rimane in questa Juve?
Solo il ritorno di Allegri può pare ripartire il progetto di questa società
di Pier Carlo Fantini Forneris
Cosa fare in questo momento complicato per il calcio italiano, gli stadi sono vuoti, le società non hanno più soldi e gli stessi calciatori sono spesso prigionieri del loro egoismo e dei loro procuratori, e un caso su tutti è il portierone della nazionale e del Milan Gigio Donnarumma che ormai da alcune settimane, se non mesi, tergiversa e non firma un contratto che lo stesso Milan ha proposto di rivedere per togliere ogni dubbio e bloccare la pressione della Juventus e di alcuni club europei, in particolare della Premier League. La forza di una società la si vede anche dalla rapidità nel fare le scelte giuste e veloci nell’acquisto di giocatori utili a migliorarne l’assetto e il gioco. La Juventus si trova con fatica a rincorrere il piazzamento in Champions League e la sfortunata trasferta sul campo della Dea ha complicato i piani di Andrea Pirlo che si gioca tutto in queste ultime sette giornate e il Parma che affronta domani allo Stadium è ormai una squadra in disarmo e quasi in B. Non si deve sbagliare e Pirlo lo sa bene. Cristiano Ronaldo è d’obbligo dopo lo stop con l’Atalanta recuperarlo mercoledì contro il Parma e a seguire cruciale la trasferta di Firenze. Queste partite arrivano in questo finale di stagione con una Juventus con il fiatone e con alcuni giocatori come Bonucci e De Ligt in difesa, ma anche Ronaldo e Morata messi tutto il campionato sotto pressione e il peso e le responsabilità vanno a ricadere su ragazzi giovani ma volenterosi come Chiesa e Kulusevski. Roberto D’Aversa dopo la rocambolesca caduta di Cagliari ripresenta Gervinho, Graziano Pelle’ e il giovane acquisto Dennis Man. La matematica non dà per spacciato questo Parma, ma le possibilità si assottigliano partita dopo partita, e quello che chiedono i propri tifosi è di onorare la maglia e la propria città.