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Campionato Primavera: Madonna come Conte. Quasi

Ora è il caso di chiamarla “Prima INTER”

Campionato Primavera: Madonna come Conte. Quasi

Ora è il caso di chiamarla “Prima INTER”

di Luigi Rubino

E’ proprio il caso di dire. Madonna quasi come Conte. Nella stessa settimana in cui l’Inter dei grandi, battendo il Crotone, conquista matematicamente il suo 19esimo scudetto della storia, i giovani nerazzurri superano il Sassuolo a suon di gol e balzano da soli al comando della classifica, buttando giù dal trono la Roma. Anche se il campionato è ancora lontano dalla conclusione, con le ultime sfide di qualificazione play off che termineranno addirittura a metà giugno in seguito alla sospensione del campionato, iniziato a dicembre dello scorso anno e poi ripreso a metà gennaio di quest’anno, certamente tutto questo non può altro che diventare un  buon segnale per mister Madonna che ora, dal momento che ha raggiunto la vetta,  certamente non avrà nessuna intenzione di farsi raggiungere dalle altre contendenti anche per non mancare all’appuntamento dei play-off, con l’ambizioso primato e la conquista di un possibile scudetto, sfuggitogli due anni fa nella finale disputata al Tardini di Parma contro l’ostica Atalanta. In tempo di pandemia certamente per il gruppo della cantera nerazzurra, come per altre squadre non è stato e non è ancora semplice allenarsi, soprattutto se si considera i tanti turni infrasettimanali giocati che hanno sottoposto i ragazzi a veri “tour de force” con spostamenti veloci e continui da un campo all’altro.

Inter Primavera
Inter Primavera

L’inizio del campionato da parte dei ragazzi nerazzurri non è stato dei più positivi con la prima sconfitta che arriva subito alla seconda giornata di campionato contro la rivelazione di quest’anno: la Spal di mister Giuseppe Scurto per 2 a 1. L’ unica rete nerazzurra è di Casadei, ragazzo ravennate di 18 anni con tanta qualità, tanto da essere inserito tra i migliori 60 talenti del “2003” dal giornale britannico “The Guardian”. Presto, se non si monterà la testa, lo potremo vedere fare il grande passo. Il secondo stop della squadra arriva dopo tre turni, sempre in trasferta, contro la Fiorentina per 2-1. La rete per i nerazzurri porta la firma dell’attaccante uruguaiano e figlio d’arte Mattias Fonseca. Nelle settimane successive arriva però la vittoria sulla Roma che ricarica i nerazzurri in vista del derby con il Milan; match che la giovane Inter vince largamente per 3-0, grazie ad un doppio e sfavillante Satriano, autore di due splendide reti e l’argentino Vezzoni al suo primo gol con la camiseta nerazzurra. Il giocatore è molto considerato da Conte, tanto che il tecnico leccese lo premia immediatamente portandolo in panchina con la prima squadra nel derby della Madonnina. In porta poi non c’è solo Filip Stankovic, portiere di grandi qualità, figlio d’arte di Dejan ma anche il giovanissimo Rovida, classe 2003 definito da Madonna il pararigori, dopo aver respinto un tiro dal dischetto nel finale contro la Juve, evitando una sicura sconfitta. In seguito, l’Inter conosce il terzo stop in campionato, perdendo di misura la sfida d’alta classifica contro la Sampdoria. A segnare il gol per i nerazzurri ci pensa lo “squalo” Bonfanti. Determinante è poi la vittoria con il Sassuolo. che riporta l’Inter in alto; una posizione che la troupe nerazzurra dovrà difendere ancora per nove giornate. Se vogliamo, sono tante. Anche perché le sorprese a livello giovanile non mancano mai. L’Inter comunque fa ben sperare, perché ha una difesa fortissima, la migliore finora del campionato con appena 17 reti subite in 21 partite e un goleador come Satriano (9 gol e primo bomber nerazzurro) in grado di regalare spesso la stoccata vincente.