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Inter, lo scudetto dei record

Il tecnico Conte, alla sua presenza numero 200 in Serie A, vuole solo vincere e portare a casa i 12 punti ancora in cassa

Inter, lo scudetto dei record

Il tecnico Conte, alla sua presenza numero 200 in Serie A, vuole solo vincere e portare a casa i 12 punti ancora in cassa

di Severa Bisceglia

L’Inter ha vinto il campionato e ormai questo tricolore appartiene già al passato, ma va detto che questo è lo scudetto di Antonio Conte, tanto criticato da una parte della tifoseria e dalla stampa ad inizio stagione. Noi tifosi e addetti ai lavori, ormai non siamo più abituati a rispettare i tempi fisiologici di cui necessita ogni nuovo progetto. Non so se questo titolo aprirà davvero un nuovo ciclo nerazzurro, ma vincerlo in tempi così difficili, senza pubblico e, quasi, senza soldi, lo rende di sicuro più gustoso. Il tecnico leccese è un grande motivatore oltre che ambizioso. Essere riuscito a mettere insieme un gruppo vincente sulle ceneri di una squadra che fino a due anni fa abbiamo definito un’accozzaglia di giocatori, vuol dire una sola cosa: essere grande professionista e capace di, con l’aggiunta di pochi elementi, fare rende il massimo alla squadra che hai per le mani oggi, anche se non è la squadra assemblata da te. Fatta questa premessa, torniamo al calcio giocato, mancano ancora quattro partite.

Questa 35ª giornata offre, nonostante lo scudetto già assegnato, partite di cartello come Juventus-Milan da guardare assolutamente, e sfide che tengono con il fiato sospeso società e tifosi per un posto in Champions o per non retrocedere. Ora ci tuffiamo nel mondo nerazzurro. L’Inter oggi ospita la Sampdoria che non verrà al Meazza a fare una passeggiata, uscire da San Siro con 3 punti all’attivo, è pur sempre un grande biglietto da visita. La Sampdoria ha messo la quarta, ha rifilato due gol anche alla Roma che ormai non trova più il bandolo della matassa per chiudere con dignità questa stagione. Quindi, a Milano si presenterà una Samp galvanizzata dall’ultima vittoria e intenzionata a non fare brutta figura. L’Inter, già campione, è vero, ma chiudere la stagione da squadra che non ha altro da dire a questo campionato, non piacerebbe, neppure ai tifosi, non sarebbe da professionisti, e poi resta lo stimolo dei record. La Sampdoria di Claudio Ranieri ha già fatto sua la gara d’andata con i due gol degli ex Candreva e Keita, vincere anche a San Siro porterebbe a 3, record per loro, la striiscia della doppia vittoria dopo quelle della stagione 90/91 2016/2017. È vero, entrambe le squadre non hanno altri stimoli e forse, proprio per questo, potrebbero giocare una bella partita. Antonio Conte, alla sua presenza numero 200 in serie A, si affiderà al turnover per dare spazio ha chi ha giocato meno. Con ogni probabilità vedremo in campo dal primo minuto Ranocchi, D’Ambrosio, Sensi, Darmian e Sanchez, possibile battesimo in serie A di Radu. Claudio Ranieri si affiderà al 4-4-2 , in attacco la coppia che fin qui ha fatto meglio, Quagliarella-Gabbiadini.