Milan-Inter 1-1 Due gol nerazzurri decidono il derby
Protagonisti Calhanoglu e de Vrij, il Toro si fa parare il rigore
di Severa Bisceglia
Il Meazza registra il tutto esaurito, l’Inter sfida il Milan capolista e Dzeko sfida Ibrahimovic in un derby che vale l’allungo per i padroni di casa, il Napoli è stato fermato sull’1-1 dal Verona, mentre l’Inter non può lasciare per strada altri punti in chiave scudetto. I nerazzurri
sfidano i primi della classe che si presentano forti delle 10 vittorie su 11 gare in Serie A. Fischio d’inizio a San Siro. In campo dal primo minuto Brahim Diaz al posto di Rebic, Pioli dà fiducia a Ballo Touré, in sostituzione di Hernandez, e Ibrahimovic pronto a metterla dentro. Simone Inzaghi risponde con l’ex Calhanoglu, Perisic e la coppia d’attacco Dzeko-Lautaro. Le squadre si studiano e provano ad avanzare. All’ottavo minuto di gioco la prima azione da VAR su fallo di Franck Kessie e l’arbitro Doveri conferma, rigore per l’Inter. Sul dischetto, scherzo del destino, Calhanoglu che la mette dentro, nulla da fare per Tatarusanu. All’11’ Inter in vantaggio per 1-0. Buona parata di Handanovic al 14’ sul tiro dal limite di Rafael Leao. Neppure il tempo di esultare, Stefan de Vrij regala, su una respinta di testa, il pareggio al Milan con un’autorete. Tonali dalla sinistra, saltano Tomori e de Vrij che al 17’ riporta il risultato in parità, 1-1 e si riparte. Si muove bene il Milan, avanza con passaggi brevi attenta ad approfittare di ogni varco libero. Accade di tutto in questo derby. Al 25’ è Ballo Touré a commettere fallo, ancora rigore per l’Inter, sul dischetto Lautaro Martinez che non la mette dentro, bravo Tatarusanu a respingere. Continue iniziative da parte di entrambe le squadre: ci prova il Toro, intercettato dai rossoneri, e tre minuti dopo ci prova Tonali con una conclusione dalla distanza che finisce in tribuna. Pericolo per l’Inter al 37° minuto di gioco, Handanovic respinge la conclusione di Leao che ci riprova ma spara alto. Il Milan, è padrone del campo e del gioco, continui passaggi corti in attesa di un varco nella difesa nerazzurra. Il gol rossonero sembra nell’aria, un vantaggio che vale il primato in classifica. Si riprende l’Inter che non sfrutta due grandi occasioni, prima Barella spara un missile nell’angolo basso sulla destra, un difensore salva con il piede, al 45’ è Lautaro Martinez, servito a dovere da Edin Dzeko, a mandare la palla fuori di poco. Squadre negli spogliatoi sul risultato di 1-1. Un primo tempo bello e intenso. L’arbitro Daniele Doveri fischia l’inizio del secondo tempo. Pioli lascia negli spogliatoi Touré, rimpiazzato da Pierre Kalulu. Iniziativa nerazzurra, Darmian mette in mezzo ma la difesa avversaria spazza in angolo. Ancora Inter: Dzeko, servito da Calhanoglu, stacca di testa ma manca di precisione. Ancora angolo per l’Inter, Calhanoglu dalla bandierina mette in mezzo, la difesa avversaria spazza via. Bellissimo passaggio di Perisic al 56’, tiro al volo dell’ex rossonero che termina sul fondo. Doppio cambio per Pioli, fuori Leao e Brahim Diaz, dentro Rebic e Saelemaekers. Cambio anche per Inzaghi, al 69’ fuori Barella e dentro Vidal. Occasione Milan sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sulla palla arriva Ibrahimovic che calcia di prima intenzione, palla fuori. Ancora sostituzione per Pioli, in campo Bennacer che rileva Tonali. Ancora una doppia occasione per l’Inter con Vidal, respinto due volte da Kalulu. Forze nuove anche nelle fila nerazzurre, Correa e Dumfries sostituiscono Dzeko e Darmian. Protagonista ancora Handanovic che respinge un tiro dalla distanza di Ibra. Pioli manda in campo Bakayoko per Rade Krunic, mentre Inzaghi richiama Lautaro Martinez per Alexis Sanchez e Bastoni per Dimarco. Il Milan ha ancora energie a sufficienza per spingere contro un’Inter che accusa la stanchezza e subisce. Ultimi minuti infocati: Alex Sanchez prende in pieno il palo di sinistra e Kessié sbaglia il tap-in. Saranno tre i minuti di recupero, tutti da giocare, ma il risultato non cambia. A San Siro finisce in parità e il Milan resta ancora in coppia con il Napoli in testa alla classifica.