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Ciclismo, Parigi-Nizza: Vince Primoz Roglic

La Tappa se l'è aggiudicata Simon Yates

di Giovanni Labanca

“Scatenate l’inferno”, sembrava urlare il direttore di corsa al via dell’ultima tappa della Parigi-Nizza, come  se i partecipanti fossero gladiatori. Erano, invece, ciclisti che non hanno atteso nemmeno l’abbassarsi della bandierina e che già si rincorrevano come matti: in palio, il primato della corsa e una vittoria di tappa prestigiosa come non mai.

La Nizza-Nizza di 115,6 chilometri ha visto esultare Simon Yates sul traguardo finale e il dominio netto della Jumbo-Visma, scortare in pompa magna Primoz Roglic, in Maglia Gialla, verso il sole del lungomare di Nizza il Promenade des Anglais. Nove uomini sono riusciti a guadagnare un piccolo vantaggio sulla Cote de Chateauneuf suscitando l’immediata reazione della Jumbo-Visma, che ha subito annullato l’allungo iniziale.

Sul Cote de Pelle cambio di passo della Ineos Grendiers che ha provato il contrattacco con Daniel  Martinez, Primoz Roglic, Wout van Aert, Nairo Quintana e Simon Yates. Yates non ci sta e, leader della Maglia Verde, ha accelerato mentre Martinez si è dovuto arrendere per una foratura. Sul Cole d’Eze, Simon Yates ha sferrato l’attacco decisivo per staccare tutti i compagni, ai quali non è rimasto che proseguire con una normale andatura,fino al finale.

Yates, più in forma che mai, è andato a vincere su van Aerte e Roglic consolida e mantiene la luccicante Maglia Gialla e la classifica finale con facilità. Festa allora sulla Promenade des Anglais,dove la tappa torna a concludersi. Anche questa corsa francese rappresenta un ottimo percorso di allenamento per la classica di primavera di Milano ed è attesa da tutti come una buona prova generale.

Roglic, a fine gara, ha detto: ”Aspettiamo tutti la corsa di sabato prossimo per misurarci tra i migliori del momento, che poi daremo vita al resto della stagione. Ci saranno tutti i migliori passisti e sprinter e dopo il Poggio si accenderà un’accanita lotta,senza esclusione di colpi. Pogacar sembra quello che stia meglio, ma non dimentichiamoci di Laporte, Nizzolo, Van Avermaet e gli altri famosi. La corsa mi è piaciuta e penso di tornarci anche il prossimo anno per riavere la Maglia Gialla, cui mi sto affezionando. Grazie a tutti”.

Si conclude così la corsa parallela alla Tirreno–Adriatico. Le gemelle del dopo inverno sono entrate, a buon ragione, tra le competizioni più attese e i migliori, anche per motivi economici, hanno l’imbarazzo della scelta. Insomma, è sempre aperta la sfida con i cugini transalpini.